
“Sui giovani ha avuto il merito di averne lanciati alcuni con convinzione e non per dimostrare qualcosa a qualcuno. Ha perso la prima partita a fine gennaio contro la squadra più in forma del campionato ma tolti questi due meriti per Thiago Motta restano solo tanti capi di imputazione. Sei alla Juventus e, come dice giustamente Antonio Conte, devi vincere non fare chiacchiere. Non si può sentire neanche il progetto triennale come fossimo a Lecce, Udine o Sassuolo. Ogni anno devi partire per vincere e se non vinci hai fallito. Poi come fare per arrivare al successo è un problema tuo. Giuntoli, finora, ha la colpa di aver sbagliato allenatore e diversi acquisti estivi. Ha il merito di aver tagliato costi inutili e aver dato un senso al bilancio della Juve. Elkann è con Giuntoli, i tifosi meno. Fa il direttore sportivo e non il commercialista. I numeri se tornano vincendo sei un fenomeno ma se i conti tornano senza le vittorie allora non sei da copertina. Thiago Motta dimostra una supponenza che non gli è concessa. Non ha mai allenato una big e sta dimostrando anche di non esserne all’altezza”.
Così, con questo inizio diretto e acceso contro la gestione tecnica della Juve di mister Thiago Motta, (con la Juventus che ha perso l’imbattibilità col 2-1 del Napoli al Maradona, sabato scorso) il giornalista – opinionista Michele Criscitiello ha iniziato, il suo consueto editoriale del lunedì, sul sito Sportitalia. Già ma Motta è da Juventus, o no? Oppure è la Juve in rifondazione a non essere per un trainer filosofo alla Motta? Intanto, l’ex tecnico della Vecchia Signora Massimiliano Allegri è finito nel mirino dell’Inter. Sarà lui l’erede di Simone Inzaghi, qualora il bravo coach nerazzurro Simone Inzaghi a giugno, decidesse di andare ad allenare un club in Inghilterra?
Stefano Mauri