L’Atalanta, simbolo calcistico di Bergamo e dei bergamaschi, diventerà ora un brand mondiale?
Quindi con l’acquisto del 55% delle quote dell’Atalanta da parte di tre imprenditori legati al fondo statunitense Bain Capital, la Dea di Bergamo è diventata americana. La valutazione del club bergamasco, grazie ai cartellini dei giocatori ma soprattutto grazie agli asset rappresentati da Zingonia e dal Gewiss Stadium, oscilla tra i 400 e i 500 milioni di euro, ma il 45% del club resterà saldamente nelle mani dei Percassi, condizione imprescindibile per il buon esito della trattativa.
La certezza è che non si tratta di un affare con un fondo, visto e considerato che saranno questi tre imprenditori ad acquistare direttamente le quote. Ci sarà una forte componente italo-americana, visto che uno dei protagonisti della trattativa è Stephen Pagliuca, co-chairman del fondo Bain Capital e già presente nel mondo dello sport visto che detiene una partecipazione dei Boston Celtics in NBA.
Ah a quanto è dato sapere, i Percassi rimarrebbero nel Cda nerazzurro, con le conferme di Antonio Percassi nel ruolo di presidente e del figlio Luca nelle vesti di amministratore delegato. Ma a breve ne sapremo di più.
Dal 2010 a oggi, l’Atalanta, simbolo calcistico di Bergamo e dei bergamaschi (a quei tempi valeva 14milioni di euro adesso il valore si aggira sui 350milioni di euro) è diventata uno dei club italiani più sani, ambiziosi e migliori d’Italia e d’Europa, merito della famiglia Percassi e del suo management, compreso il direttore tecnico Giovanni Sartori, grande scopritore di talenti.
Stefano Mauri