Nei giorni scorsi, alla vigilia della gara contro la Repubblica Ceca, Ramsey dal ritiro dove si trovava con la sua nazionale gallese ha spiegato così la differenza di impiego nella selezione del suo paese: “La filosofia d’allenamento e i metodi sono diversi tra qui e il mio club. Ci sono molte persone qui che si prendono cura di me da molti anni, sanno come tirare fuori il meglio e far sì che possa giocare molte gare di fila come fatto agli Europei”.
Dal suo avvento alla Juventus nel 2018, forte di un contratto ricco e sostanzioso, Ramsey: trequartista, seconda punta e laterale offensivo, mai ha giostrato nei suoi ruoli ideali, causa infortuni ha giocato anche poco, sempre al di sotto delle sue potenzialità.
Mister Allegri lo scorso mese d’agosto, il talentuoso britannico, senza risultati alti ha provato a impiegarlo dinanzi alla difesa, nelle vesti di playmaker, ma con poche soddisfazioni e pochissima frequenza.
E’ in vendita da almeno due anni tra le altre cose Ramsey, ma ha sempre rifiutato (impedendo così il ritorno di Pjanic) qualsiasi destinazione e ora si riscopre, deluso, quasi separato in casa, ostaggio di un lauto, per carità lecito, compenso. Che fare? Aspettando gennaio, l’apertura del calciomercato di riparazione e … finalmente una consensuale cessione, il jolly offensivo bianconero, dato che fino a prova contraria la Juve lo paga bene, mah… farebbe meglio a mettersi umilmente a disposizione della squadra cercando, se la saluta lo supporta, di giocare dove Allegri vorrà, con determinazione, no?
Lontano da occhi indiscreti intanto, oltre alla grana Ramsey (ma c’è qualcuno che lo vuole?) da risolvere, Arrivabene e Cherubini lavorano ai fianchi la Fiorentina per provare ad acquistare il forte attaccante Vlahovic, mentre seguono i centrocampisti Tchouameni (Monaco) e Pogba (United). ma queste trattative si annunciano assai problematiche e la concorrenza (Liverpool, Real Madrid e non solo) è agguerrita.
Per chiudere l’ex direttore generale juventino (rimpianto) Marotta, ora Desu Ex Machina dell’Inter ha detto a margine di un dibattito pubblico di aver provato invano, nel recente passato, a portare il suo pupillo Dybala (prossimo a rinnovare con la Vecchia Signora) sulle sponde nerazzurre dei navigli milanesi.
Stefano Mauri