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Santiago Bond i Botxí e il caso del virus pandemico. Un racconto di Paolo Brera

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Vi risparmio l’antefatto. Sappiate solo che un adepto del culto millenarista dei Sublimi Iniziati del Dio Sole, il miliardario Kal Piavka, in séguito all’analisi dei libri sacri del culto (la Bibbia e il Catalogo Postal Market del 1987), ha organizzato un complotto per spargere nel mondo un letale virus, capace di spazzare via i nove decimi dell’umanità. Lo scopo: liberare il terreno per la Grande Rinascita predetta dal Catalogo. Per motivi che non mette conto esplorare qui, l’indicazione su dove si trova la micidiale provetta è stata affidata a sottilissimi indizi in opere d’arte europee, dalle figure nelle Grotte di Altamira agli affreschi di Pão a Milano. Con l’aiuto del professore di paleogogia Iolair Longbeard e della sua bellissima segretaria Grâce de Rost, l’agente delle Assicurazioni Generali Santiago Bond i Botxí è riuscito a individuare il luogo da cui dovrà essere lanciata la pandemia, e si trova ora nelle antiche latrine di Elea, affollate di turisti.

«Fermati! È una follia!» grida Santiago Bond i Botxí, agitando la sua 44 Magnum nella speranza che Kal Piavka non si renda conto che è ormai scarica.

Per tutta risposta, Kal Piavka si mette a ridere. Ha contato i colpi. A poca distanza da lui giacciono per terra Grâce de Rost e Iolair Longbeard, colpiti da due o tre delle numerose pallottole uscita dall’arma di Santiago Bond i Botxí e rimbalzate in giro. Kal Piavka ha recuperato la fiala del virus in una delle vecchie latrine e ride, ride. «È inutile, non si può fermare la Profezia» gli lancia, continuando a minacciarlo con una pistola d’oro dal calcio di madreperla, in cui restano ancora tre proiettili. (In tutta questa storia, i personaggi non fanno altro che contare i colpi delle armi da fuoco.) «Proprio qui, dove Parmenide defecando coniò la sua celebre frase “L’Essere è, perché se non fosse non sarebbe”, l’Umanità inizierà la sua alta purificazione!»

Santiago Bond i Botxí decide di prendere tempo.

«Sei un fanatico, Piavka,» replica «ma ho deciso di stare al tuo gioco». come del resto è sempre consigliabile quando l’interlocutore pone precise esigenze ed è armato. «Dove sarebbe, questa profezia?»

«Nel Catalogo Postal Market del 1987, che è inerrante» risponde il miliardario, prima di assumere un tono compunto: «Pagina 95, annuncio terzo: la scarpiera bianca, verniciata in epossidico e non sporchevole».

«L’Immacolata Scarpiera» sussurra fra sé Santiago Bond i Botxí, che ha studiato la Rivelazione dei Figli del Sole.

«Esattamente!» trionfa Kal Piavka.

«Ma il Dio Sole non poteva pensarci da solo, a mettere in atto l’ecatombe del genere umano?» obiettò Santiago Bond i Botxí.

«Egli è il Solo Dio, il Dio Sole» recitò Kal Piavka: «Egli promette ed Egli mantiene, e Si serve dei Suoi servi per realizzare i Suoi disegni!»

Poi, sempre tenendo la pistola puntata su Santiago Bond i Botxí, si mise a recitare il Mantra Finale: «Mi no ke veñi no, mi no ke veñi no, mi no ke veñi no, mi no ke veñi no, mi no ke veñi no…»

«E adesso preparati a morire, Bond i Botxí!» concluse. «Ora spezzerò la provetta del virus, e tutti noi avremo una sola probabilità su dieci di restare in vita nei prossimi minuti!»

Santiago Bond i Botxí si mise a correre verso Kal Piavka, in un disperato tentativo di impadronirsi della fiala prima che sprigionasse il virus.

Kal Piavka non sparò. Neanche lui aveva più colpi, ma Santiago Bond i Botxí non se n’era reso conto perché aveva contato male quelli già sparati. Però arrivò addosso al fanatico miliardario quando già la fiala si era infranta per terra, sprigionando la sua orrenda nuvola rossa.

Cercò freneticamente di non respirare, ma alla lunga, come tutti sanno, evitare di respirare riesce impossibile anche ai campioni di apnea.

Sentì un pizzicore nel naso, e starnutì fragorosamente.

 

«Sembravano soldi ben spesi» si lamentò Kal Piavka, mentre gli agenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Mentale lo trascinavano via. «Aveva una faccia così per bene, quel tipo del Laboratorio Virus Letali! Mi aveva garantito che il virus era in grado di sterminare l’umanità!»

«L’HCDV era noto da tempo» lo sfotté Santiago Bond i Botxí. Era vero. E tutti sapevano che lo Human Commonsense Deficiency Virus, anche se altamente infettivo, di rado uccideva i portatori.

«Avresti dovuto esigere una dimostrazione pratica, prima di saldare la fattura» disse infine.

Paolo Brera

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Paolo Brera

Paolo Brera è nato nel secolo scorso, non nella seconda metà che sono buoni anche i ragazzini, ma nell’accidentata prima metà, quella con le guerre e Charlie Chaplin. Poi si è in qualche modo trascinato fino al terzo millennio. Lo sforzo non gli è stato fatale, ma quasi, e comunque potete sempre aspettare seduti sulla riva del fiume. Nella sua vita ha fatto molti mestieri, che a leggerne l’elenco ci si raccapezza poco perfino lui: assistente universitario di quattro discipline diverse (storia economica, diritto privato comparato, eocnomia politica e marketing), vice export manager di un’importante società petrolifera, consulente aziendale, giornalista, editore, affittacamere e scrittore. Ha pubblicato una settantina di articoli scientifici o culturali, tradotti in sei lingue europee, due saggi (Denaro ed Emergenza Fame, quest’ultimo pubblicato insieme a Famiglia Cristiana), due romanzi e una trentina di racconti di fantascienza, sei romanzi e una decina di racconti gialli, più un fritto misto di altri racconti difficili da definire. Negli ultimi anni si è scoperto la voglia di tradurre grandi autori, per il piacere di fare da tramite fra loro e il pubblico italiano. Questo ha voluto dire mettere le mani in molte lingue (tutte indoeuropee, peraltro). Il conto finora è arrivato a quindici. Non è che le parli tutte, ma oggi c’è il Web che per chi lo sa usare è anche un colossale dizionario pratico. L’essenziale è rendere attuali questi scrittori e i loro racconti, sfuggire all’aura di erudizione letteraria che infesta l’accademia italiana, e produrre qualcosa che sia divertente da leggere. Algama sta ripubblicando le sue opere in ebook, a partire dalla serie dei romanzi con protagonista il colonnello De Valera.

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