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Errori giudiziari una piaga per l’Italia

Angelo Massaro, peso morto

Errori giudiziari, una piaga per l’Italia. Una triste realtà che vede protagonisti troppi innocenti che ogni anno finiscono in carcere.
E’ iniziato da poco il nuovo anno, 2025, e ci auguriamo che ciò possa cambiare.
Sempre più casi di malagiustizia, un meccanismo complesso, in cui vite innocenti cadono nella spirale infinita di un sistema fallace.
Un sistema che persegue per sua natura uno scopo nobile: trovare il colpevole di un reato, ma che di fronte al dubbio, sovente, sceglie la strada più semplice da percorrere e si dimentica della vita che stravolge.
La gravità aumenta quando oltre a condannare un innocente ad una pena ingiusta, condanna a sua volta e senza ritardo, tutta la famiglia del mal capitato.
Gli effetti di errori giudiziari e ingiuste detenzioni possono essere drammatici, a partire dalla sentenza di condanna fino ad arrivare alla detenzione. Disperazione, depressione, apatia, modificazione della personalità sono solo alcune delle conseguenze che travolgono la vittima. Nei casi più estremi si assiste a gesti di autolesionismo, perdita di speranza e tentato suicidio, a volte tragicamente riuscito.

Se ne parla poco ed è per questo che è necessario dare voce a chi ha vissuto una tale ingiustizia.
Angelo Massaro, testimonial per l’associazione Errorigiudiziari.com, con il suo docufilm “Peso morto” sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione sul tema.
Ho potuto nuovamente intervistarlo perché reputo importante tenere accesa la luce su questo tema.

Antonio Lattanzi, Diego Olivieri, Domenico Morrone e Angelo Massaro sono alcuni dei nomi che ancora oggi portano cicatrici che non si rimargineranno.
La divulgazione è un mezzo per contrastare questo dolore: portare il messaggio nella società, nelle scuole e nelle aule di giustizia, un messaggio da ascoltare e condividere.

QUI ⬅️ il link per ascoltare la nuova intervista realizzata.

Nello stesso canale trovate le altre testimonianze come quella di Angelo. Persone private di giorni, mesi e anni di vita da individui liberi e per cui sono seguiti minimi risarcimenti, a volte nessuno.
Forse non tutti sanno che il risarcimento per errori giudiziari o ingiusta detenzione non è automatico. Bisogna farne richiesta in tempi e modi molto serrati, usare risorse economiche per procedere attraverso la mediazione di un avvocato e quando le risorse economiche non ci sono?

E noi, quanto apprezziamo ogni giorno la nostra libertà?

Ascoltiamo queste testimonianze e diffondiamo per aumentare la sensibilizzazione sul tema.

Martina Piazza

Il libro L’erba dei vicini. Evoluzione di un’indagine di Martina Piazza – guarda

Il canale Youtube Martina Piazza Crime Blog – guarda

 

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Martina Piazza

Martina Piazza, nasce a Moncalieri il 16 luglio. Cresciuta in una famiglia appassionata di lettura, scrittura e conoscenza, sin da ragazza si è avvicinata ad un mondo letterario fortemente emotivo e di intrecci polizieschi. Dopo il diploma conseguito presso il liceo classico Alfieri di Torino si laurea in Criminologia, con una tesi sul caso Erba, oggi divenuta un saggio letterario edito da Golem Edizioni Torino con prefazione del Procuratore Cuno Tarfusser, “L’Erba dei Vicini, evoluzione di un’indagine”. Ha vinto la prima edizione del premio letterario "Racconti gialli, sezione Campus" indetto da NeRoma Noir Festival 2024. La sua passione è da sempre la Giustizia e l'indagine criminale. Continua infatti gli studi e la ricerca per conseguire la seconda laurea in Giurisprudenza. Attualmente sta approfondendo tematiche legate al carcere e ingiuste detenzioni, una dolorosa piaga per il nostro Paese, attraverso interviste dirette a detenuti e vittime di malagiustizia. Nello stesso tempo, attraverso i suoi canali, si occupa di divulgare temi di cronaca nera e giudiziaria che hanno segnato la storia recente e passata.

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