
Nel secondo episodio del podcast MALANOVA, Felice Manti rivela i riti segreti cui devono sottoporsi gli affiliati di ‘ndrangheta
Il simbolo della ‘ndrangheta è l’albero della scienza, una grande quercia alla cui base è collocato il capobastone o mammasantissima, quello che cioè comanda. Il fusto, il tronco, rappresenta gli sgarristi, la colonna portante. Il rifusto, i grossi rami che partono dal tronco, sono i camorristi, gli affiliati con dote inferiore alla precedente. I ramoscelli, cioè i rami propriamente detti, sono i picciotti, cioè i soldati. Le foglie sono i contrasti onorati, in altre parole i non appartenenti alla ’ndrangheta. Quelle che cadono rappresentano gli infami, destinati a morire.
Il racconto di un collaboratore di giustizia apre la seconda puntata del podcast Malanova. Per la prima volta sveliamo al grande pubblico cosa si cela dietro la simbologia ‘ndranghetista e cosa rappresentano nell’immaginario calabrese il Nove di Spade, alias Il Conte Ugolino – a oggi la carica massima di ‘ndrangheta di cui si abbia conoscenza – o il Quattro di Denari. E vi faremo vedere, per la prima volta “la smazzolatina”, una particolare disposizione di carte napoletane o siciliane. Diciassette carte da gioco in tre colonne, ognuna delle quali è destinataria di un significato dalla tradizione mafiosa e di una specifica sequenza. Un rito segreto di affiliazione disvelato a tutti.
MALANOVA, EP. 2: Il rito segreto per entrare nella ‘ndrangheta:
La sigla di Turi “Capeesh”, per gentile concessione di GoodMusic production, è disponibile qui.
La prima puntata di MALANOVA- Storie di ‘ndrangheta – guarda
Felice Manti, inviato de Il Giornale, racconta la ‘ndrangheta: com’è nata e come si è sviluppata ed evoluta fino a diventare l’organizzazione criminale egemone nel mondo del narcotraffico. E tutto questo pur restando fedele alle proprie radici e ai propri riti iniziatici. In questo podcast, Manti svela gli intrighi, i retroscena, le ramificazioni della ‘ndrangheta nei palazzi del potere.
I LIBRI DI FELICE MANTI:
Con Antonino Monteleone è autore del libro inchiesta “O mia bella madu’ndrina” (Aliberti) che raccontava l’espansione della ‘ndrangheta al Nord e vincitore del premio Livatino. Ha pubblicato, tra gli altri, un pamphlet sul mondo del riciclaggio:
PRODOTTO INTERNO SPORCO – qui (e in epub su tutti gli store)
Due libri li ha dedicati, insieme a Edoardo Montolli, alla strage di Erba:
OLINDO E ROSA Prefazione di Cuno Tarfusser – qui
IL GRANDE ABBAGLIO – VERSIONE AGGIORNATA – qui
Sul caso, sempre insieme a Edoardo Montolli, cura sul nostro canale Youtube @Frontedelblog (e su tutte le piattaforme audio) il podcast IL GRANDE ABBAGLIO – qui
I nostri libri – qui
Abbonati al nostro canale Youtube – qui