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Emma Marrone al lavoro con le prove del tour che svela ‘Souvenir’, l’album Manifesto

'Iniziamo dalla fine', scritta con Paolo Antonacci e Davide Simonetta commuove e fa emozionare

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Sta preparando: stanca, stremata, eppure felice, entusiasta, magica… il suo tour speciale, o meglio: ‘In da club’, in spazio dell’anima, per cantare dal vivo il suo nuovo album ‘Souvenir’, Emma Marrone. E le prove vanno alla grandissima, così come girano e piacciono un sacco le nove canzoni che compongono quel puzzle, il ‘Manifesto’ per sopravvivere a questo mondo sclerato che, appunto è ‘Souvenir’. Eh già, la sua voce graffiante e potente la si riconosce al primo colpo ma attenzione: Emma è cambiata, soprattutto è migliorata, ed è stata una metamorfosi forte, totale, sofferta. Con ‘Souvenir’ la PopStar salentina ha svoltato ed già ai primi posti delle classifiche. E la svolta è giunta nel peggiore periodo della sua vita, in seguito alla scomparsa del padre.

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Ah … pubblicata lo scorso 1° settembre, ‘Iniziamo dalla fine’, scritto da Emma a sei mani con Paolo Antonacci e Davide Simonetta (rende magia quel che scrive), l’ultima canzone per la cronaca scritta, con le immagini del videoclip che portano in un luogo disperso in cui vediamo l’artista da sola, con la sua auto, e poi in mezzo alla natura o in un capannone abbandonato, beh è rappresentativo assai del momento della cantautrice: non c’è mai nessuno accanto a lei, un po’ la metafora del bisogno della solitudine per ritrovare sé stessa dopo un grande addio, quello che fa più male, quello purtroppo del papa’ Rossano. Sì, ‘Iniziamo dalla fine’ ecco racconta inoltre racconta la storia di una ripartenza da una separazione, di voler partire proprio dalla fine per riscrivere un nuovo inizio. Il mondo in due e della coppia ormai è solo un ricordo e la protagonista non lo tollera più. Non vuole più piangere, mette da parte la malinconia anche se non dimentica il compagno che è scappato: “Ci siamo fatti benissimo, poteva essere meglio. Comunque ho capito che quello che senti però non lo sento!”.

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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