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Chiara Ferragni alla prima, esclusiva del film ‘Barbie’ a Milano. E gli ‘odiatori’ rosicano

Anni fa, all'imprenditrice di Cremona fu dedicata una speciale 'Barbie Digitale'

Quindi pure Chiara Ferragni non ha resistito al fascino di Barbie. Su Instagram, la moglie di Fedez ha postato diversi scatti in cui è vestita total pink in un cinema a tema Barbie. Il film, uscito nelle sale di tutto il mondo, ha già conquistato teeneger e adulti, pronti a vedere un film con la bambola d’infanzia animata e una colonna sonora che accompagna ancora il presente, Barbie Girl degli Aqua. Ma, per Chiara Ferragni c’è stato un privilegio in più: vedere il film in anteprima privata, come lei stessa dice sui social: “Abbiamo avuto una prima privata del film Barbie ed è stato epico”… E sotto i commenti dei soliti odiatori da tastiera, gelosi perché Chiara ha visto il film in esclusiva.

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Ma scusate, per lavoro la Ferragni indirizza gusti, attenzioni e orientamenti. E riesce sempre a influenzare usi e costumi. Quindi è giusto arrivi prima degli altri a vedere determinati spettacoli ed eventi. O no?

Ah… nel 2016 la Mattel, proprio a Chiara da Cremona, dedicò una delle sue ambitissime bambole. “Mi ha fatto pensare a quando abitavo a Los Angeles, quando la Mattel ricreò il prodotto a mia somiglianza, con i miei vestiti e il mio pc, ed era la prima Barbie imprenditrice digitale, è bello questo concetto che Barbie è sempre stata una donna veramente emancipata che è riuscita a fare tutto quello che voleva. Sono orgogliosa di essere stata una di queste Barbie”.

Questo in merito il ricordo della Ferragni.

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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