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Silvio Berlusconi acquista il Monza primo in classifica e lo affida al fido Galliani

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Quindi alla fine l’affare è andato in porto e il presidentissimo Silvio Berlusconi, triste, sconsolato, annoiato e perso senza il suo amato Milan, ecco così per vedere l’effetto che fa e … soprattutto per provare a portarlo in serie A, alla fine si è comprato, un regalino notevole, tutto il Monza.

Militante, con profitto e da primo in classifica in serie C, il club brianzolo allenato da Zaffaroni si appresta quindi a entrare in una dimensione interessantissima, intrigante, da prima classe.

Berlusconi e il fidatissimo, nonché amministratore delegato dello stesso Monza, Adriano Galliani, vedrete, non arrivano in Brianza per fare le comparse o svernare, ergo a breve i … “fantastici due nel pallone” lanceranno strategie ambiziosissime.

L’importante è non rompere l’equilibrio creatosi da quelle parti che, l’attuale staff tecnico dirigenziale, serenamente sul pezzo e attivissimo, beh sentendo i nomi di Brocchi (tecnico del domani?), Filippo Galli (direttore sportivo del dopodomani o addirittura dell’oggi?) e di altri famosissimi calciofili, oggettivamente, potrebbe sentirsi disturbato, no?

Inutile negare l’evidenza: Silvio e Adriano, due vincenti appassionati e competenti, il Monza gradirebbero portarlo, udite, udite … in serie A nel giro al massimo di tre anni. Loro sanno come si vince là dove osano le aquile, ma prima di tornare sulle vette devono superare le paludi della C e la giungla della B.

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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