Salutesocietà

Il dottor Attilio Galmozzi: “E’ il vaccino l’arma per consegnare il virus ai libri di storia”

Il medico cremasco, in trincea contro il Coronavirus e l'importanza di vaccinarsi

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Medico specialista in medicina d’urgenza presso il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Crema, il dottor Attilio Galmozzi, in trincea contro il maledetto virus dal febbraio 2020, beh è pure un informatore, informato sui fatti e un volontario, generoso, addetto alla somministrazione dei vaccini presso il centro vaccinale cremasco. Ecco il suo ultimo post, pubblicato sui social, in materia, appunto, di Coronavirus…
Pare assodato che l’immunità nativa da covid (ovvero gli anticorpi sviluppati dopo aver contratto la malattia) duri mediamente 8 mesi. Esistono pazienti che a 14 mesi hanno ancora titoli di IgG ancora molto elevati, non tutti perché sembra che l’immunità nativa nel tempo cali (come per il virus influenzale del resto, se no – se non mutasse- basterebbe una dose sola di vaccino, no?).
Se associamo il fatto che nei paesi europei dove la campagna vaccinale ha marciato a ritmi serrati (vedi Regno Unito) i casi si sono ridotti in modo vertiginoso con ricoveri e decessi per Covid ai minimi storici, possiamo affermare che il vaccino funzioni in una percentuale elevatissima della popolazione (addirittura a Londra dove tutti hanno già ricevuto almeno una dose di AZ la riduzione è stata eclatante). In particolar modo con la vaccinazione non solo sono calati i casi totali specie nei pazienti più anziani e vulnerabili ma soprattutto la mortalità è in picchiata. Segno, questo, dell’efficacia.
Serviranno dosi di richiamo in futuro qualora il titolo anticorpale post vaccinale dovesse calare? Va bene, se il prezzo è tornare ad una vita normale facciamo pure tutti i richiami di questo mondo. L’importante è consegnare questo STRONZO ai libri di storia!
Così postò via social il dottor Attilio Galmozzi.
Stefano Mauri
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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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