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Ma questa Juve è più forte o più scarsa di quella della scorsa stagione?

Domenico Marocchino e Ivan Zazzaroni non hanno dubbi: “Juventus non da Scudetto”

Aspettando l’esito di Juventus- Lecce, l’opinionista Domenico Marocchino, ex calciatore è intervenuto, nelle scorse ore, nel corso di ‘Cose di Calcio’ su Radio Bianconera ed è tornato sulla partita contro il Sassuolo, caratterizzata da alcuni grossi errori: “Gatti non è Beckenbauer né Scirea – spiega riferendosi all’autorete del difensore – Bisogna capire quale sia il vero potenziale dei giocatori per poterli valutare, relazionandolo anche con gli avversari e con gli stessi compagni di squadra. La partita di sabato la Juve l’ha giocata da polli, ho visto la squadra andare alla garibaldina e dopo un quarto d’ora giocato così avevo più di una preoccupazione, perchè questa squadra non può permetterselo ed ha dato la possibilità al Sassuolo di sfruttare il contropiede. Ho sempre ritenuto che la Juventus per arrivare tra i primi tre avrebbe avuto bisogno di altri giocatori che non ha potuto prendere in questo mercato per i motivi ben noti, al momento le potenzialità sono da quarto-sesto posto. La Juve non ha un trequartista, non ha un regista, tolti Chiesa e Iling non ha velocità, io non sono disfattista ma descrivo le caratteristiche per come sono”.

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Così postò via social Domenico Marocchino e… forse, tutti i torti non ha, no? Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport ha così parlato della situazione della Juve dopo il crollo di Reggio Emilia.

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“Condannata alla sofferenza. E chi cambia opinione è un burfaldino. Come volevasi dimostrare, la Juve non è da scudetto. Perché non possono bastare Chiesa e Vlahovic in condizioni fisiche migliori per alzare la qualità di una squadra da 72 punti praticamente inattiva sul mercato e renderla da titolo”.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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