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Silvano Usini: il ritorno di Tyson sul ring? Non mi ha lasciato niente, credo in Locatelli

L'ex pugile parla del Tyson di nuovo pugile e delle elezioni alla guida della Fpi 2021

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Pari e spettacolo, narrano (non tutte ad onor del vero) le cronache in merito al ritorno sul ring, a 54 anni suonati, di Mike Tyson. Con Silvano Usini, ex pugile e soprattutto campionissimo di un bel pugilato italiano che fu, fuori dai soliti luoghi comuni abbiamo commentato il match, terminato in pareggio, tra Tyson e Roy Jones Junior 51enne di domenica scorsa.

Un giudizio sullo storico combattimento di Los Angeles tra Iron Mike e il suo sfidante?

L’ho trovato un prodotto televisivo, un evento di marketing ad uso e consumo di Tyson, ma dal punto di vista sportivo non ho provato niente. Il mondo della boxe per ritrovare una sua identità vincente e convincente, mah non ha bisogno di due ultracinquantenni che si rimettono i guantoni.

Sei sempre fuori dal mondo pugilistico?

Assolutamente sì ed eventi simili a quelli che ha visto protagonista Tyson non fanno altro che avvalorare il mio distacco.

A febbraio in Italia si terranno le elezioni per confermare o cambiare volto alla Federazione Pugilistica Italiana…

So che si è rimesso in moto, come candidato alla presidenza, Andrea Locatelli, persona in gamba, propositiva, sul pezzo e appassionato, competente conoscitore della noble art nazionalpopolare. Sportivo (ha giocato a calcio, militando pure nel Pergocrema, ndr), simpatizzante delle boxe e della figura del pugile, frequentatore in passato per lavoro delle palestre e del circuito boxistico, esperto di pubblicità, televisione e sponsorizzazioni, ritengo Locatelli, se eletto, la classica persona giusta, al posto giusto per cambiare rotta e rivitalizzare l’ambiente. Da anni attendiamo la svolta e novità importanti nella boxe, no? Ebbene Locatelli può far svoltare il sistema. In positivo naturalmente. E io credo in lui.   

Stefano Mauri  

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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