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Al boom dei contagi non c’è un rialzo della percentuale degli stessi sui tamponi fatti

Il dottor Borghetti, illuminante prova a lanciare una nuova chiave di lettura

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Maurizio Borghetti, medico radiologo, con un post dei suoi al solito squarciante, beh prova a lanciare, in 5 punti, nuovi scorci squarcianti, in tema di Coronavirus, in questi giorni pesanti e preoccupanti coi contagi che crescono.

1 – Al ‘boom’ dei contagi di oggi (7332) unito al record di tamponi (152mila) non solo non corrisponde un rialzo della % di contagi su tamponi fatti ma addirittura una riduzione. Vedremo se corrisponderà ad una tendenza (speriamo).
2 – Sulla questione ricoveri ho già espresso parere col post di ieri. Sarebbe fondamentale sapere se i ricoverati hanno eseguito Tac, se questa è positiva per polmonite SARS-Co-V2  e in che grado di gravità. Secondo il mio modesto parere questo dovrebbe essere uno dei dati chiave (finora mai considerato da nessuno). 
3 – Le T.I. sono cresciute di 25 a fronte del +62 di ieri 
4 – I decessi restano intorno alla quarantina (e non abbiamo alcun altro dato se non la positività al tampone).
5 –  Anche oggi da queste parti (fino a mezz’ora fa) 0 tac di polmonite Covid.
Usiamo mascherina e manteniamo le note precauzioni. È essenziale per vincere e evitare guai peggiori e altri provvedimenti. Se non infetta … il virus ‘muore’. 
Dai Burdèl che ghe la fèm (anche stavolta)…
Così postò sulla sua pagina Facebook, mercoledì 14 ottobre,  Maurizio Borghetti, DocRock d’Italia…
Stefano Mauri
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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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