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“Brutta Storia” di Emma Marrone (pensa forse al Festival di Sanremo 2026?) è una bella canzone perchè parla anche di noi

Piace un sacco il nuovo brano della regina del Pop.

Hanno scritto, in merito alla sua nuova canzone appena uscita, sul sito Open, che Emma Marrone“ha un merito è quello di saper leggere con straordinaria precisione la contemporaneità, quello che avviene nel mondo della musica italiana, e farlo proprio con grande naturalezza, senza la presunzione di dover per forza rimarcare la propria identità.

Anzi, alla fine dell’ascolto di questa “Brutta storia” la prima cosa che viene in mente è che Emma crescendo sta diventando un’ottima interprete, un’artista con le idee estremamente chiare. “Brutta storia” è un brano molto efficace, confezionato senza inseguire la hit, con una poetica che risulta diretta, che non perde mai il filo della narrazione, sostenuta da una composizione molto semplice e fresca, quella che sta facendo la fortuna di Olly. Una canzone nella quale è facile immedesimarsi e che si ascolta con grande piacere. La sensazione è che ogni tassello sia al posto giusto. Niente da dire”. Quindi … Chapeau Emma Marrone, il suo ultimo brano è bello perchè parla anche di noi. 

Già ma non è che Emma pensa forse a tornare in gara all’Ariston per il Festival di Sanremo 2026?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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