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Juventus, sotto con le spagnole in Champions League

La Juventus si appresta a vivere un autunno europeo di grande intensità, con due sfide ravvicinate contro formazioni spagnole che potrebbero influire sulle sorti della stagione bianconera in Champions League. La nuova formula della competizione, che dall’anno scorso ha introdotto il girone unico, pone i bianconeri di fronte a Villarreal e Real Madrid nelle prime giornate della League Phase: il 1° ottobre a La Cerámica contro il Sottomarino Giallo, e il 22 ottobre al Bernabéu contro i Blancos. Quella contro la squadra allenata da Xabi Alonso è sicuramente la sfida più impegnativa che attende i bianconeri. Il Real Madrid infatti parte come sempre come una delle grandi favorite per la vittoria della competizione, come dimostrano le quote sul club che vincerà la Champions presenti alla pagina oddschecker.it. Nell’orizzonte europeo dei bianconeri, dunque, si stagliano due match che, oltre a testare la tenuta fisica e mentale della squadra di Igor Tudor, proporranno insidie tattiche non indifferenti. Per i torinesi, reduci da un pirotecnico pareggio 4-4 contro il Borussia Dortmund nella gara inaugurale del 16 settembre scorso a Torino, c’è in palio l’opportunità di accumulare punti preziosi in chiave qualificazione agli ottavi contro avversari di calibro internazionale.

La Juventus: una squadra in rodaggio con ambizioni europee

I bianconeri arrivano a queste sfide con un inizio di stagione altalenante, ma con chiare ambizioni di riscatto dopo un 2024/25 deludente, conclusosi col quarto posto in campionato. In Serie A, dopo le prime cinque giornate, la Juventus ha totalizzato 11 punti e si trova a ridosso delle prime, a un punto dalla vetta occupata dal terzetto Napoli, Roma e Milan: dopo i tre successi consecutivi ottenuti contro Parma, Genoa e soprattutto Inter, che hanno instillato fiducia nel progetto Tudor, sono arrivati due pareggi consecutivi in trasferta col Verona e a Torino contro l’Atalanta. In Champions, il pareggio contro il Dortmund – con la splendida rete di Yildiz, la doppietta di Vlahović e il pareggio in extremis di Kelly – oltre a qualche fragilità difensiva di troppo, ha messo in evidenza il carattere dei bianconeri, la cui rosa in estate è stata rinforzata da innesti come Jonathan David, Loïs Openda ed Edonz Zhegrova. Giocatori che, insieme a Francisco Conceiçao, riscattato dal Porto (club da cui proviene anche João Mario), potranno essere utili nelle rotazioni necessarie con un calendario così fitto. L’intenzione d Tudor sembra quella di continuare a puntare su un 3-4-2-1 aggressivo, con enfasi sul pressing alto e verticalizzazioni rapide per sfruttare le transizioni, modulo che finora ha dato l’impressione di poter regalare soddisfazioni al netto di qualche disattenzione da registrare.

Villarreal-Juventus: il primo ostacolo sul campo nemico

Il Villarreal, guidato da Marcelino García Toral, si presenta come una squadra solida e organizzata, reduce da un avvio convincente nella Liga spagnola, che lo vede al momento al terzo posto con 16 punti ottenuti nelle prime sette giornate, grazie a uno score di 5 vittorie, un pari e una sconfitta. Nel Sottomarino Giallo, dove milita il veterano Gerard Moreno, le insidie principali sono costituite da giocatori come Georges Mikautadze, arrivato in estate dal Lione, Nicolas Pépé, e Ayoze Pérez, mentre in difesa, c’è una vecchia conoscenza dei bianconeri come Renato Veiga, che ha giocato la seconda parte della scorsa stagione alla Juve in prestito dal Chelsea, salvo poi non essere riscattato. Alla prima uscita stagionale in Champions, gli spagnoli si sono dovuti arrendere 1-0 a Londra contro il Tottenham, e sicuramente vorranno conquistare i primi tre punti in casa coi bianconeri, forti anche dei due precedenti che non li hanno mai visti soccombere, conquistando una vittoria e un pareggio contro i torinesi.

Real Madrid-Juventus: la prova del fuoco al Bernabéu

Il Real Madrid di Xabi Alonso, che ha esordito vincendo 2-1 contro il Marsiglia nella prima di Champions grazie a una doppietta di Kylian Mbappé su rigore, rappresenta indubbiamente l’avversario più temibile. I Blancos sono partiti bene in Liga, conquistando 6 vittorie di fila, salvo poi veder interrompersi la loro serie utile perdendo di schianto il derby con l’Atletico Madrid. Un ko che gli è costato la testa della classifica a beneficio del Barcellona. Alonso, al suo primo anno sulla panchina madridista dopo l’addio di Ancelotti, ha imposto un 4-2-3-1 fluido, che tuttavia, concede qualcosa in difesa. In 16 incroci negli scontri diretti in Champions, tra il Real Madrid e la Juventus, c’è un bilancio in perfetta parità con 7 vittorie per ciascuna delle due squadre e 2 pareggi. I Blancos, squadra più titolata della competizione con ben 15 edizioni vinte, hanno a disposizione enorme qualità e il giusto mix tra calciatori esperti e giovani dal futuro brillante, e possono contare su top player (si pensi ai vari Bellingham, Valverde, Vinicius Jr…) in ogni zona del campo. Per contenerli Tudor dovrà curare moltissimo la fase di non possesso, provando a verticalizzare e sorprendere in contropiede, sfruttando la qualità di Yildiz e il buon momento in termini realizzativi di un Vlahović che in estate sembrava destinato a dire addio e invece è rimasto, dimostrandosi un valore aggiunto in questo avvio. Per superare le due spagnole, che insieme al Benfica di José Mourinho costituiscono gli avversari più duri di questa fase campionato, la Juventus dovrà dosare le energie, integrare al meglio i nuovi e puntare sulla compattezza collettiva. Due vittorie – o almeno quattro punti – costituirebbero un importante passo per i bianconeri verso la fase a eliminazione diretta.

 

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