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Annalisa, Davide Simonetta e Paolo Antonacci, anche con “Maschio” fanno cantare, ballare, pensare e discutere

La Pop Star italiana si riconosce molto nel suo ultimo, ascoltatissimo, brano

“In passato mi sono guardata da fuori e ho pensato: arriva al pubblico solo una parte di me e ne manca un’altra. Ho fatto esperimenti, ho avuto mille dubbi, ma alla fine la mia anima è fare pop. Che c’era già nell’ingenuo provino di ‘Solo’, il primo pezzo che ho scritto nel 2010 e che è rimasto inedito. Sanremo?
È sempre un palco importante che mi fa provare emozioni uniche. Viverlo quest’anno con Giorgia è stato un coronamento, un momento di sintonia artistica che porterò con me sempre.  dal punto di vista femminile c’è meno libertà, da quello maschile forse troppa”.
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Questi sono alcuni stralci, dell’intervista, rilasciata da Annalisa, al Corriere della Sera, nei giorni scorsi. Particolare non indifferente, Annalisa non è mai stata così magnetica, fresca, nuova, trasversale, come in “Maschio”, una delle canzoni più ascoltate del momento, scritta con e per lei da Davide Simonetta e Paolo Antonacci, gli autori e amici, vicini a lei e al suo percorso artistico da qualche anno, ecco è anche il brano che più la rappresenta, come lei stesso ha detto: “È tutto al suo posto. Sono io”.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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