
“In passato mi sono guardata da fuori e ho pensato: arriva al pubblico solo una parte di me e ne manca un’altra. Ho fatto esperimenti, ho avuto mille dubbi, ma alla fine la mia anima è fare pop. Che c’era già nell’ingenuo provino di ‘Solo’, il primo pezzo che ho scritto nel 2010 e che è rimasto inedito. Sanremo?
È sempre un palco importante che mi fa provare emozioni uniche. Viverlo quest’anno con Giorgia è stato un coronamento, un momento di sintonia artistica che porterò con me sempre. dal punto di vista femminile c’è meno libertà, da quello maschile forse troppa”.
Questi sono alcuni stralci, dell’intervista, rilasciata da Annalisa, al Corriere della Sera, nei giorni scorsi. Particolare non indifferente, Annalisa non è mai stata così magnetica, fresca, nuova, trasversale, come in “Maschio”, una delle canzoni più ascoltate del momento, scritta con e per lei da Davide Simonetta e Paolo Antonacci, gli autori e amici, vicini a lei e al suo percorso artistico da qualche anno, ecco è anche il brano che più la rappresenta, come lei stesso ha detto: “È tutto al suo posto. Sono io”.
Stefano Mauri