
Come ha scritto, sul CoSera On Line, la brava giornalista cremonese Federica Bandiraii, Chiara Ferragni (sorridente e splendente), Chiara Maci (ah… quando definì Ravioli, anziché Tortelli Cremaschi, l’iconico piatto del Granducato del Tortello, che colpo, indimenticabile e indiretto, diede ai puristi della cucina cremasca), Tommaso Zorzi e Giulia Salemi: sono solo alcuni dei nomi che si sono dati appuntamento lunedì sera per festeggiare i 40 anni di Andrea Caravita, Head of PR & European Communication di Moschino. Un party all’insegna del buon umore (niente dress code) in un palazzo ormai gettonatissimo per eventi esclusivi, Residenza Vignale a Milano. Un momento di ritrovo tra creazioni personalizzate e allestimento speciale realizzato per Caravita dall’amico designer Alessandro Enriquez, in stile Gattopardo. Durante la serata non sono mancati (oltre alle foto che hanno reso social l’evento) momenti di vero divertimento tra canti e balli scatenati.
E Chiara Ferragni era un incanto. “Il bacio con Fedez? Si, era studiato a tavolino”, così Rosa Chemical a distanza di anni ha svelato, il retroscena di uno dei momenti più iconici dei Festival di Sanremo dei record di Amadeus. Ricordate? Anno 2023, Rosa Chemical era in gara con Made in Italy, brano scritto anche da Davide Simonetta, col quale conquisto’ un ottimo ottavo posto e che affrontava, come riportato da Open, il tema dei tabù e delle libertà, soprattutto sessuali, nel nostro paese.
Durante la serata del sabato Rosa Chemical, vero nome Manuel Franco Rocati, classe 1998 da Rivoli, individuo’, non era ardua impresa, Fedez seduto in prima fila, arrivato in Liguria per stare accanto a quella che allora era sua moglie, l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, sul palco dell’Ariston nelle vesti di co conduttrice. Dopo averlo coinvolto in una simulazione di atto sessuale, Rosa Chemical tiro’ Fedez sul palco del Teatro Ariston per poi baciarlo sulla bocca in conclusione alla sua esibizione. “Lo so, mi è scappato. Ma questo è il Festival dell’amore e mi è venuto all’improvviso”, dirà poi. Ma tutto era studiato a tavolino. E non poteva essere altrimenti … no?
Stefano Mauri