
Dalla scarica di adrenalina su una zipline, alla partita dell’Inter, fino a una notte intera passata con gli operatori dell’Amsa per ripulire le strade di Milano: Nicolò De Devitiis ha seguito Tananai, in versione one man show riflessivo, per due giorni intensi, tra sfide, riflessioni e nuove esperienze, per la trasmissione “Le Iene” (martedì 29 aprile). Il cantautore milanese tra le altre cose, lo scorso mese di aprile, si era raccontato, con una bella intervista al Corriere della Sera, eccone uno stralcio…

“A febbraio è stato all’Onu, il suo intervento davanti a 2.500 ragazzi si intitolava Basta scuse.
L’ho improntato come una chiacchiera fra amici perché ho capito che, più che ascoltare una lezione, mi sento bene quando parlo con un amico che mi dà una chiave di lettura diversa per essere più sereno. Ciò che ricerco ultimamente è proprio la serenità e paradossalmente trovo sia raggiungibile, oggi, anche se il mondo è incasinato. La cosa importante è capire il nostro posto nel mondo e ci sono molti mezzi per farlo.
Come mai aspira alla serenità e non alla felicità?
La felicità non la vedo come una condizione raggiungibile. Esiste come qualcosa a cui tendere, senza magari arrivarci mai, ma stando bene nel cercarla.
All’Onu ha invitato anche a non fuggire dalle proprie ombre: quali vede nella sua generazione?
Sicuramente l’ansia da prestazione, il dover replicare degli standard che volente o nolente o ci vengono proposti, magari sui social. E questo è un po’ il nemico della serenità, fa dimenticare che le cose che ci fanno stare bene si fanno in primis per se stessi, non per dimostrare che si è qualcosa. Poi c’è l’incertezza del futuro, nel mondo del lavoro, nella società, nel pensare che possano esplodere altre guerre o pandemie. Sono schiaffi in faccia pesanti.
L’8 maggio compirà 30 anni: le fa effetto?
Ma no, quando mi guardo allo specchio penso: “Dai, ce li hai ancora due capelli, sei ancora un bel fioeu.
È sereno, quindi?
Sereno sì, ma soddisfatto no, e meno male. Mi sento sui binari giusti, sto facendo ciò che mi piace, ma sento di avere ancora tanto da scoprire.
Intanto, dal 19 giugno, tornerà in tour in Italia: arriverà anche nuova musica?
Ci sarà, sì. Forse sto preparando il terreno per fare un po’ di macello, chi lo sa”.
Ricordate? Tananai e Annalisa, grazie anche all’artigiano della musica italiana Davide Simonetta, a modo loro, con la canzone “Storie brevi”, caratterizzarono alla grande l’estate. Chissà, magari il “Tana”, con Simonetta: autore, producer e arrangiatore, dietro le quinte, ha già in serbo qualcosa per i mesi del solleone alle porte.
Stefano Mauri