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Douglas Luiz, sin qui “oggetto misterioso” bianconero, si sfoga: “Perchè non ho mai giocato due partite di fila?”

La Juventus va rinforzata pure a livello dirigenziale. Giorgio Chiellini andrebbe coinvolto maggiormente

Un siparietto social, ripreso da Tuttosport, beh ha riacceso i riflettori sulla stagione fin qui difficile di Douglas Luiz alla Juventus. Dopo essere approdato in estate dall’Aston Villa con grandi aspettative sulle spalle, il centrocampista brasiliano non è ancora riuscito a trovare continuità in bianconero, complici problemi fisici (che hanno colpito su larga scala tantissimi calciatori bianconeri) e scelte tecniche che ne hanno frenato l’inserimento. Una situazione che ha generato malumori anche tra i tifosi, come testimonia il commento sarcastico apparso sotto uno dei post Instagram del giocatore: “Ma sei venuto a Torino per giocare o per mettere i post su Instagram?”. E la risposta del brasiliano non si è fatta attendere… “Non sono venuto qui solo per pubblicare foto, nessun altro l’ha fatto, e voglio che le cose siano diverse. Sono venuto qui con uno scopo. Ho ascoltato il mio cuore quando sono arrivato e ho deciso di firmare. Ora voglio che mi rispondiate: perché un acquisto come il mio non ha giocato due partite consecutive con questa maglia? Potete dire quello che volete alla stampa più tardi: Oh, Douglas non è in forma”. Non sono forse in forma io? Ho fatto tutta la preseason e ho giocato ogni partita.

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Avevo appena avuto una delle migliori stagioni della mia carriera, uno dei migliori MD della Premier League. Gli infortuni mi hanno ostacolato, sì. Ma per quanto tempo sono rimasto in panchina mentre ero in salute? Molto. Questi infortuni non erano normali. Non sono mai stato un giocatore che si infortuna, ma ci sono così tante cose che potrebbero aver causato questo che preferirei non commentare. Continuerò a fare tutto per questo club, anche se a volte è difficile, non è facile, ma potete contare su di me!”. Così postò va social Douglas Diaz. E dato al centrocampista, mai pervenuto, ciò che è suo, a questo punto, sorge spontanea la seguente riflessione: questa riflessione va rinforzata anche a livello dirigenziale. Manca, per intenderci, un dirigente che faccia da filtro tra spogliatoio, management e l’esterno. Che si aspetta, in tal senso, a promuovere Giorgio Chiellini? E che ne pensa, il Deus Ex machina juventino Cristiano Giuntoli, dello sfogo di Luiz?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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