DelittiGiustiziaIl muro di Scribatto

Delitto di Garlasco – Caso riaperto

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Mattina del 13 Agosto del 2007.

Una villetta medio borghese in provincia di Pavia. Ore 9.12. La ventiseienne Chiara Poggi (occhi azzurri spalancati e sorriso innocente) disattiva l’antifurto e viene colpita quindici volte con un corpo contundente. L’assassino, secondo gli inquirenti, sarebbe stato un frequentatore abituale dell’abitazione: nessuna effrazione e vittima con indosso un confidenziale pigiama.
I genitori ed il fratello della ragazza, laureata da poco in economia, erano assenti da casa per una breve vacanza.
Il corpo viene trovato da Alberto Stasi, studente della Bocconi e fidanzato della vittima, che al volo chiama la polizia. I sospetti ricadono immediatamente su di lui: vestiti e scarpe troppo puliti, praticamente lindi, in considerazione del suo inevitabile passaggio sulla scena del delitto tragicamente inondata di sangue.
Stasi presenta il suo alibi: dalle 9.35 alle 12.20 si trovava nella sua abitazione, davanti al computer per concludere la tesi. Avrebbe potuto uccidere la fidanzata dalle 9.12 (stacco dell’antifurto) alle 9.35?
Altre prove: due testimoni hanno riferito di aver visto una bicicletta nera da donna appoggiata al muro della villetta alle 9.30. Viene sequestrata la bici (bordeaux) di Stasi per dei controlli: tracce biologiche di Chiara sui pedali.
Non ematiche ma biologiche. Agli atti.
La bicicletta nera da donna con un cestino davanti torna d’attualità sette anni dopo. Appartiene ad un altro componente della famiglia Stasi e l’accusa sospetta che i pedali siano stati sostituiti per nascondere prove compromettenti. Accusa rigettata e, inoltre, i testimoni concordano sul fatto che la bici appoggiata al muro il giorno del delitto non avesse alcun cestino.
L’esame del cadavere: tracce di residui organici sotto le unghie non compatibili con Stasi. Presenza di un capello castano privo di bulbo quindi di DNA.
La condanna a 16 anni per omicidio volontario attraverso rito abbreviato.
Le prove:
La vittima conosceva il suo assassino: lo aveva fatto entrare in casa indossando un abbigliamento informale. L’assenza di tracce di sangue su scarpe e vestiti di Stasi. La reticenza dell’imputato riguardo alla bicicletta nera e i relativi pedali apparentemente sostituiti. Il numero di scarpe dell’assassino, rilevato dalle impronte sulla scena del delitto, era esattamente quello di Stasi: il 42.

11 Marzo 2025.
A distanza di 18 anni dall’efferato delitto viene notificato un avviso di garanzia ad Andrea Sempio, amico di Marco, fratello della vittima. Secondo i legali di Stasi il DNA presente sotto le unghie di Chiara sarebbe stato riconducibile a Sempio. Il GIP, all’epoca dei fatti, considerò “priva di attendibilità la consulenza tecnica sul materiale genetico”. Pochi giorni fa il neo sospettato ha negato il consenso al prelievo dei campioni biologici.
In esame ci sarebbero sospette telefonate mai analizzate concretamente a casa Poggi da parte di Sempio, il numero di scarpe, le impronte lasciate sul dispenser del sapone utilizzato dall’assassino per ripulirsi le mani dopo l’omicidio.

Stasi, recluso nel carcere di Bollate e da sempre dichiaratosi innocente, attende con ansia l’esito delle analisi che potrebbero, a distanza di tanti anni, ridimensionare il suo ruolo nell’omicidio o addirittura scagionarlo.
Resta da comprendere quale possa essere il potenziale movente dell’omicidio di Chiara Poggi alla luce delle nuove indagini.
Nel frattempo Massimo Lovati, il legale di Sempio, si limita a dichiarare che il suo assistito “sta male”.
Se il risultato del test sul DNA riconducibile a quello ritrovato sotto le unghie di Chiara dovesse inchiodare Sempio si aprirebbe un nuovo capitolo su una vicenda apparentemente sopita ma mai definitivamente dimenticata.

 

Alex Rebatto

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Alex Rebatto

Alex Rebatto, classe 1979. Ha collaborato nei limiti della legalità con Renato Vallanzasca ed è stato coautore del romanzo biografico “Francis”, sulle gesta del boss della malavita Francis Turatello (Milieu editore), giunto alla quarta ristampa. Ha pubblicato il romanzo “Nonostante Tutto” che ha scalato per mesi le classifiche Amazon. Per Algama ha pubblicato il noir "2084- Qualcosa in cui credere"

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