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Elodie, torna al cinema con Gioco pericoloso: “Le scene di sesso. Imbarazzo sano.”

Reduce da Sanremo, in estate l'artista canterà a Milano (San Siro) e Napoli (stadio Maradona).

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Elodie

, aspettando di accendere l’estate, con i concerti negli stadi di Milano (san Siro) e Napoli (Maradona), dopo l’esordio con Ti mangio il cuore, torna al cinema (dal 13 marzo) con il thriller hot Gioco pericoloso di Lucio Pellegrini, accanto ad Adriano Giannini ed Edoardo Scarpetta. “Il cinema mi piace da sempre”, ha raccontato Elodie alla redazione On Line di Vanity Fair, “quando mi si è presentata l’occasione l’ho presa al volo”. La cantante, appena apparsa sul palco di Sanremo, interpreta Giada, una ballerina sposata con Carlo (Giannini), un famoso scrittore in crisi creativa, che durante un vernissage incontra l’artista concettuale Peter (Scarpetta).

elodie

I due scoprono l’uno nell’altro un motore che fa accendere una miccia artistica, ma quando Peter entra prepotentemente nelle vite di Giada e Carlo, incomincia l’incubo. “Ho cercato di empatizzare con Giada cercando di comprenderla, ha ben chiaro che cosa vuole dalla vita, ma ci arriva attraverso gli altri. Mi piace come il thriller affronti il gioco della manipolazione, è interessante perché fa parte della vita di chiunque. Spesso siamo manipolati o manipoliamo per ottenere qualcosa”. Gioco pericoloso si potrebbe definire un thriller erotico. Ci sono infatti diverse scene hot tra Elodie e Adriano Giannini. “Siamo nel 2025 e mio padre non ci rimarrà male, faccio sesso anche nella vita, nel cinema è tutto finzione. Certo un po’ di imbarazzo l’ho provato: si sta vicini durante le scene di sesso, ma è un imbarazzo sano. Non sono imbarazzata invece per mio padre e il mio compagno” (Andrea Iannone ndr).

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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