
“Era una partita complicata contro una squadra che voleva giocare molto sui nostri errori, poi dopo l’episodio del rigore, di cui ho parlato anche con l’arbitro, abbiamo sofferto a livello mentale senza reagire nel modo migliore. Siamo andati avanti sbilanciandoci e dando spazio a giocatori come Lookman molto pericolosi. Siamo tristi e dispiaciuti ma almeno adesso questa storia dello Scudetto, dove ci avete messo dentro, non si dirà più. Pensiamo solo alla Fiorentina per andare avanti“. Così l’allenatore della Juventus Thiago Motta ha commentato a Dazn la sconfitta interna contro l’Atalanta in campionato. Quindi, l’allenatore della Juve: surreale, quasi sollevato dopo il brutto, storico, Ko interno con l’Atalanta, anziché ammettere i limiti tattici della sua squadra, beh si è mostrato quasi rasserenato dal fatto di non dover provare, almeno ad arrivare primo e si è attaccato, un po’, persino all’arbitraggio, quasi a giustificare il brutto Ko contro una matura, pronta, fortissima e determinata Atalanta. Quindi a questo punto, un quesito torna d’obbligo, ed è il seguente a che punto è la notte juventina?
Stefano Mauri