
“I bambini concepiti con la fecondazione assistita sono uguali agli altri. La mia gravidanza è uguale alle altre”. Veronica Ferraro, influencer e imprenditrice digitale, incinta di quasi sei mesi del suo primo bambino, che aspetta dal marito, musicista e produttore musicale Davide Simonetta, ha risposto, con una storia Instagram, ripresa da Vanity Fair, alle critiche, giustamente ricevute per essere ricorsa alla fecondazione artificiale. “Alcuni pensano che esistano gravidanze di serie A e di serie B, come se il modo in cui un bambino viene concepito potesse in qualche modo influire sul suo valore e sulla legittimità della sua esistenza”.
Parole forti, che fanno emergere una realtà ancora diffusa: il pregiudizio nei confronti di chi sceglie un percorso di fecondazione assistita. Veronica e Davide, si sono sposati lo scorso settembre in una villa vicino a Como e nei mesi precedenti avevano condiviso sui social network la notizia di aver iniziato un percorso di stimolazione ovarica e che dopo le nozze avrebbero proceduto con la Fivet, ovvero la fecondazione in vitro. Ma è mai possibile che ci sia qualcuno che insulta e attacca, sul web, una donna coraggiosa che vuole diventare mamma e le ha provate tutte, per realizzare il suo sogno?
Stefano Mauri