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Mister Max Allegri: “Sei giornate fa nessuno credeva che alla sosta saremmo stati terzi”

La Juventus ha battuto pure la Lazio del maestro Sarri

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Massimiliano Allegri, allenatore della Juve, dopo la vittoria contro la Lazio per 3 reti a 0, ecco è intervenuto al microfono di DAZN per rispondere ad alcune domande.

In quest’ultimo mese e mezzo i ragazzi hanno fatto cose ottime, non era facile stasera perché con la Lazio non è semplice. Abbiamo invece concesso poco e niente e poi avuto anche una buona gestione della palla. Normale che calino i ritmi della Lazio che nel primo tempo aveva corso molto, poi sono entrati Di Maria, Chiesa e Paredes ad alzare la qualità tecnica”.

Questa sosta ci voleva o non ci voleva?
“Ci voleva perché abbiamo troppi giocatori col punto interrogativo, come Chiesa che è entrato e ha fatto molto bene da quinto. Si è messo a disposizione. Ora andrà in Nazionale, non so se giocherà uno spezzone, poi si preparerà bene qui e alzerà il ritmo partita. Così come sarà con Pogba. Poi vedremo con quelli che andranno ai Mondiali. La sosta ci vuole. Abbiamo una partita ogni 3-4 giorni quando rientreremo, con l’Europa League e il campionato, ci sarà spazio per tutti. I cambi diventano determinanti”.

Ora la Juventus è arcigna in difesa.
“Tutta la squadra lavora e nel secondo tempo è cresciuta anche fisicamente. E’ cambiato lo spirito, vincere aiuta a vincere. Stasera mi sarei arrabbiato se avessimo preso gol su quel tiro sul calcio d’angolo alla fine, questo è uno step successivo, era giusto non prendere gol”.

Kean è cambiato? Tre gol nelle ultime due partite.
“E’ più equilibrato. E’ questione di equilibrio mentale, quando sei giovane ti vengono tutti addosso, poi è normale, un po’ lui è esuberante. Ora lavora, fa fatica, rispetto all’anno scorso è 5-6 chili in meno. Sta meglio fisicamente e ha un approccio mentale diverso, sta crescendo come tutti”.

Quando ha capito che la Juventus si stava settando? E quale l’aspetto da migliorare?
“Non mi piace tanto parlare e dare spiegazioni, c’è solo da lavorare e stare in silenzio e ottenere i risultati. L’importante è fare le prestazioni, per le ultime partite c’è solo da ringraziare questi ragazzi”.

A quanto si vince il campionato?
“Il Napoli sta facendo un campionato a sé, sta viaggiando a una media impressionante. Il Napoli potenzialmente viaggia a 53 a fine girone d’andata, vedendo come va il Napoli a meno di 90 il campionato non si vince”.

Ma ci siete anche voi?
“Sei giornate fa nessuno credeva che alla sosta saremmo stati terzi in classifica e questo è già un saltino fatto. Ora però pensiamo a ricaricare le batterie in vista di gennaio”.

Così’ parlò mister Allegri.

 

Stefano Mauri 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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