Delittisocietà

Luca Pisciotto, star di Tik Tok, morto da eroe per salvare la mamma

(continua dopo la pubblicità)
(continua dopo la pubblicità)

Assassinato a Liegi, dall’ex compagno della madre, il giovanissimo agrigentino Luca Pisciotto, star sul social network TikTok con quasi due milioni di follower e lo pseudonimo di Luca Itvai. Il giovane ha difeso la mamma dalla furia dell’omicida, il trentenne Pietro Randazzo, già denunciato due volte dalla donna. Secondo quanto trapela, pare che Randazzo volesse ammazzarla per poi suicidarsi

 

blank

 

LIEGI (Belgio) – Ora su TikTok, il social network di cui era una giovanissima star, i follower gli scrivono così: «Ti meriti il ​​paradiso per aver salvato tua madre». Era molto noto Luca Pisciotto, 21 anni, su quella piattaforma: oltre 1,6 milioni di fan e quasi 36 milioni di like. Appassionato di breakdance, si faceva chiamare Luca Itvai.

La sua vita è stata stroncata dall’ex compagno della mamma, Pietro Randazzo, 30 anni, che aveva cercato di fermare mentre strangolava la donna. È finita con cinque coltellate, delle quali una all’addome e una alla gola risultate letali. Una tragedia che forse, se si fosse prestate più attenzione alle denunce della madre di Luca, si sarebbe potuta evitare.

Denis Bergamini, il processo all’ex fidanzata: “Non sopportava di vederlo con altre donne” – GUARDA

blank
Luca Pisciotto

 

LA STORIA

Maddalena Sorce, 44 anni, si era trasferita al quartiere Bois de Breux di Liegi insieme al figlio, proveniente dalla periferia di Agrigento per rifarsi una vita dopo un matrimonio fallito alle spalle. E qui aveva incontrato un conterraneo molto più giovane, Pietro Randazzo, 30 anni, residente a Grace-Hollogne.

La relazione era durata parecchio tempo, nove anni, ma alla fine si era logorata. E lei, ad ottobre, lo aveva lasciato. Una decisione che Pietro aveva preso male e che lo aveva fatto impazzire di gelosia quando Maddalena aveva iniziato a frequentare un altro uomo.

Liliana Resinovich, l’ipotesi choc del fratello Sergio: “È stata uccisa per soldi. Da un parente” – GUARDA

blank

“Sono sicuro: il caso di Maurizio Iori fu un errore giudiziario” – GUARDA

IL DELITTO DI LUCA PISCIOTTO

Il 18 dicembre si era presentato sotto casa della ex, per poi tornarvi due giorni più tardi. Come informa la stampa belga, aveva pure tagliato le gomme della macchina al nuovo compagno di Maddalena. Lei aveva denunciato tutto al tribunale di Liegi. Ma la cosa si era risolta con un divieto di avvicinamento e con l’accettazione da parte di Pietro di sottoporsi a visite psicologiche.

Pietro non aveva precedenti penali, ma erano noti alle forze dell’ordine alcuni suoi atti di violenza risalenti al 2012, dieci anni fa. Di fatto, due mesi più tardi, è tornato da lei armato di coltello.

Diceva di voler chiarire. Ma come Maddalena ha aperto la porta ha tentato di strangolarla. Secondo il quotidiano L’Avenir, Maddalena è riuscita a chiedere aiuto alla sorella, che ha avvertito Luca. Questi si è precipitato in casa e ha affrontato il suo patrigno facendo da scudo alla mamma ferita.

Ma Pietro aveva con sè un coltello e non ha esitato ad usarlo: l’ha colpito cinque volte, tra cui l’addome e la gola. E per il giovane non c’è stato nulla da fare. L’assassino si è dato ad una disperata fuga per qualche ora, prima di consegnarsi alla polizia.

Mostro di Firenze, l’appello di due parenti delle vittime: “Indagate ancora, vogliamo la verità” – GUARDA

blank

Com’è morto davvero Mauro Pamiro? – GUARDA

VOLEVA UCCIDERE E SUICIDARSI

Stando alla versione di Maddalena, raccontata ai cronisti dagli inquirenti, Pietro era andato da lei per ucciderla e successivamente suicidarsi, circostanze che però l’omicida nega, cercando di far passare il tutto come il frutto di un raptus: dettagli che contano, ovviamente, ai fini della pena da scontare. La premeditazione non è stata ancora contestata.

Arrestato per omicidio e tentato omicidio, dopo essere stato ascoltato prima dalla Brigata Giudiziaria di Liegi e poi dal giudice Jasmina Dujardin, Pietro è stato condotto al penitenziario di Lantin.

Nel frattempo gli amici di Luca hanno dato vita ad un corteo spontaneo davanti ad uno skate shop, chiamato 6kshop, dove il giovane era solito trascorrere il tempo libero con loro.

Nino Filastò, l’avvocato scomparso e quella tesi sugli “altri delitti” del Mostro di Firenze – GUARDA

blank

(continua dopo la pubblicità)

“Vi racconto quel genio del mio compagno di classe Guglielmo Gatti. Ed ecco perché l’ho sempre considerato innocente” – GUARDA

Poi si sono spostati, con la famiglia del ragazzo, al Parc de la Boverie, luogo dove Luca amava dirigersi per pattinare. Arthur, uno dei suoi amici più cari, ha usato parole struggenti per ricordarlo: «Da dove ci sta guardando, penso che stia sorridendo e ammiri tutti qui oggi. Avrei preferito che fosse accanto a me per parlare dei suoi progetti. È grazie alla sua comunità che ha potuto ritrovare la fiducia in se stesso, era una persona che aveva difficoltà ad accettarsi. È morto da eroe per salvare sua madre».

I partecipanti hanno lasciato volare in cielo tantissimi palloncini, tra gli applausi. C’era pure mamma Maddalena che, sopraffatta dall’emozione, si è sentita male ed è stata soccorsa dai medici. Una storia tragica che anche su TikTok i tantissimi follower di Luca ricordano ora con le parole di Arthur: «Luca è morto da eroe per salvare la sua mamma».

Quando i lettori comprano attraverso i link Amazon ed altri link di affiliazione presenti sul sito - nei post in cui è presente un prodotto in vendita - Fronte del Blog potrebbe ricevere una commissione, senza però che il prezzo finale per chi acquista subisca alcuna variazione.

Cronaca Vera

Dal 1969 in edicola. Costa poco e dice tutto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Per favore, disattiva il blocco della pubblicità su questo sito, grazie