
Allora, il piano A della Juventus alla disperata ricerca di attaccanti, dato che Morata a quanto pare ha tanta voglia di volare in Spagna per giocare nel Barcellona, ecco ha un nome, ed è quello di Vlahovic. Ma è quasi impossibile che il bomber viola lasci Firenze a gennaio. E comunque è difficilissimo, per la Vecchia Signora trattare coi dirigenti fiorentini. L’alternativa al forte e promettente serbo è Scamacca, il quale però piace assai all’Inter, ergo la Juve sarebbe pronta ad accogliere Icardi o Milik, ma solo in prestito.
Intanto, nel corso dell’intervista rilasciata a politica.rs, Dusan Vlahovic ha parlato di Cesare Prandelli, l’allenatore che lo ha “lanciato” nella Fiorentina: “In lui sono raccolte tutte le migliori virtù umane. Ci sentiamo spesso. Naturalmente, non ci sono parole che possano descrivere la mia gratitudine a questo uomo meraviglioso. Un giorno venne, mi invitò a un incontro e mi disse che avrei avuto una possibilità. Ricordo bene le sue parole di sostegno e che, qualunque cosa fosse accaduto, lui sarebbe stato con me. Non ho segnato nelle prime cinque partite. È stato difficile, perché ci si aspettava sempre il gol dagli attaccanti. Dopo quelle partite mi ha dato ancora più supporto, mi ha messo come primo giocatore ai rigori. A fine dicembre ho segnato un gol al Sassuolo, poi un altro, poi alla Juventus. È così che è iniziato tutto”.
Così parlò Vlahovic che tutti vogliono: dalla Germania, alla Spagna, passando per Inghilterra e Italia.
Ah è un vero peccato che un bravo calciofilo del calibro di Cesare Prandelli abbia lasciato il football, ma l’allenatore bresciano di Orzinuovi, provato e stressato dal sistema, beh ha fatto bene, per il momento a mollare la presa e fermarsi ai box. Chissà però, magari, nel medio periodo, in un altro ruolo, (mah… tipo quello del direttore tecnico), in un club tipo la Cremonese, Prandelli potrebbe pure tornare protagonista, no? Ma questa è un’altra storia…
Stefano Mauri