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Mister Allegri voleva Scamacca, Luciano Moggi difenda la Juventus al centro di indagini

Un bomber e più serenità servono alla Vecchia Signora. Cherubini collabora con la procura

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Luigi Di Biagio, ex allenatore dell’Under 21 dell’Italia, ha rilasciato un’intervista nei giorni scorsi al quotidiano  La Gazzetta dello Sport dove ha parlato delle qualità di Gianluca Scamacca, bomber del Sassuolo che sta facendo molto bene questa stagione dopo un inizio difficile. L’ex centrocampista esordisce così: “E’ fortissimo. E lo penso da tempo. Credevo in lui al punti da convocarlo molto presto in Under 21. Può diventare un centravanti di grandissimo livello: ha la tecnica di uno di 1,75 e la fisicità di uno di 1,95, attacca la profondità, gioca di sponda, è bravo di destro, sinistro e di testa. Non so perché non abbia ancora fatto il salto di qualità, ma è un professionista esemplare ed è solo questione di tempo. E’ sfrontato e spensierato, per me è simile al primo Ibrahimovic, quello dell’Ajax”.

Non è quindi un caso se proprio Scamacca, l’estate scorsa, direttamente da mister Allegri fu indicato quale obiettivo di mercato della Juventus.

Ma Federico Cherubini, direttore sportivo della Juve (sta collaborando con gli inquirenti, nell’ambito delle indagini sulle plusvalenze e sui bilanci bianconeri, spiegando il cosiddetto “Metodo Paratici”, ma a breve potrebbe essere affincato da un vice o, addirittura sostituito, ndr) non è riuscito a strappare, al team emiliano, il forte centravanti.

E un goleador comunque alla Vecchia Signora serve assai.

Intanto, intervistato dal quotidiano Il Tempo, così l’ex dirigente della Juve Luciano Moggi, oggi opinionista e calciofilo di razza si è espresso:

“Più una società è importante e più i riflettori vengono accesi su di lei. E il magistrato Luca Palamara, così dicendo dice una cosa assolutamente ragionevole: nell’inchiesta sono infatti coinvolte altre società ma si parla soltanto di Juventus. Non conosco nel merito l’inchiesta ma so con precisione ciò che accadde nel 2004, ai miei tempi dirigenziali, per l’indagine delle procure per i bilanci falsi. Tutto evaporò come una bolla di sapone. Le procure archiviarono facendo rimanere in piedi soltanto l’inchiesta sulla Juventus per infedeltà patrimoniale dovuta all’acquisto del calciatore Moretti della Fiorentina. Premesso che l’acquisto fu fatto dalla Juve per sostenere la Fiorentina, che era in difficoltà finanziaria ma alla fine, il tutto si concluse con la richiesta della Juve di patteggiare ma con il gup che chiese l’archiviazione perché il fatto non sussisteva. Mi risulta difficile pensare che una società quotata in borsa possa fare plusvalenze e, per ciò che io so della società, credo sia impossibile che la Juventus falsifichi”.

 Stefano Mauri 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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