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Juve perchè non mollare Dybala per buttarsi su Vlahovic? Suggestione monella o idea Rock?

Intanto Arrivabene conterà sempre di più con la sua sostenibilità attenta

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Scrive il quotidiano, molto informato sui fatti, La Gazzetta dello Sport che Maurizio Arrivabene, nel Cda Juventus dal 2012, ma dalla scorsa estate, attivo con un ruolo operativo anche nella gestione sportiva acquisirà sempre più forza, potere e centralità agendo per perseguire il seguente diktat: non è più il tempo di plusvalenze, ma quello di far quadrare i conti e rendere il club competitivo e sostenibile.Semplificazione e niente maxi ingaggi ai parametri zero.
Contratti più semplici coi calciatori, senza troppi bonus accessori ma con un chiaro impatto di costi e benefici sul bilancio. Poi basta scambi a tutti i costi, operazioni funzionali al tecnico e stop alla rincorsa alle operazioni a ogni costo così come il ricorso ai parametri zero che costringono Juventus a dare commissioni eccessive. Queste, riporta la “Gazza”, le prossime linee strategiche bianconere. Ora, considerando che per questioni di budget non sono e saranno più consentiti investimenti importanti, beh dato che un bomber serve come acqua al deserto, appunto per unire l’utile al dilettevole e provare subito a mettere sotto contratto Vlahovic, giovane e fortissimo attaccante della Fiorentina, mah non sarebbe il caso di dare corpo a una … ehm … monella suggestione. Quale sarebbe l’intrigante scenario che potrebbe materializzarsi? Quello di non rinnovare il contratto a Dybala (per carità fortissimo e fantasioso, ma mai decisivo e “molle”) e dirottare tutto il dirottabile, in denaro, verso la punta viola. Che ne dite?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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