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Chiara Montani e il suo libro: uno straordinario, positivo caso editoriale, Chapeau!

Il mistero della pittrice ribelle, giallo storico, appassiona e fa discutere

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La cremasca Chiara Montani, col suo romanzo (Garzanti Editore) “Il mistero della pittrice ribelle”, forte dei consensi sin qui ottenuti rappresenta il caso positivo editoriale di fine 2020 e, soprattutto, inizio 2021. Scrittrice e artista completa, ecco, dal sito internet www.chiaramontani.com, come si racconta direttamente, la diretta interessata…

“Ho sempre amato la scrittura, almeno quanto l’arte. Poesie e racconti, qualche concorso vinto, tanti articoli come copywriter e due romanzi. Entrambi raccontano storie che parlano il linguaggio dell’arte, quello che mi è più familiare.

Pittura, disegno, scultura, fotografia e grafica, dai tempi della reprocamera a quelli della digital art. Le arti visive sono il mio mondo e il mio campo di ricerca, che conduco esplorando varie tecniche e materiali, partecipando a esposizioni e non smettendo mai di imparare.

La capacità di decodificare le immagini è una delle eredità più preziose che mi ha lasciato la specializzazione in Arteterapia, oltre alla meraviglia di fronte alle potenzialità terapeutiche del processo creativo. Qualcosa che, dopo anni di laboratori, ancora riesce a sorprendermi.

Ho studiato architettura, ma ho sempre preferito l’oggetto all’edificio. E mi piace esplorare tecniche e materiali, testandone i limiti e le potenzialità per farli venire a patti con le idee”.

La trama del suo romanzo protagonista della classifica dei libri più letti? Eccola:

Firenze 1458. Lavinia, ferma davanti alla tela, immagina come mescolare i vari pigmenti: il rosso cinabro, l’azzurro, l’arancio. Ma sa che le è proibito. Perché una donna non può dipingere, può solo coltivare di nascosto il sogno dell’arte. Fino al giorno in cui nella bottega dello zio arriva Piero della Francesca, uno dei più talentuosi pittori dell’epoca. Lavinia si incanta mentre osserva la sua abile mano lavorare all’ultimo dipinto, La flagellazione di Cristo. L’artista che ha di fronte è tutto quello che lei vorrebbe diventare. E anche l’uomo sembra accorgersene nonostante il contegno taciturno e schivo. Giorno dopo giorno, Lavinia capisce che la visita di Piero nasconde qualcosa. Del resto sulle sponde dell’Arno sono anni incerti: il papa è malato e sono già cominciate le oscure trame per eleggere il suo successore. E Piero sa più di quello che vuole ammettere. Il sospetto di Lavinia acquista concretezza quando lo zio viene ingiustamente accusato dell’uccisione di un uomo e Piero decide di indagare. Ma Lavinia questa volta non vuole restare in disparte. Grazie alla vicinanza dell’artista, che fa di tutto per proteggerla, per la prima volta comincia a guardare il mondo con i propri occhi. Perché lei e Piero sono entrati in un quadro in cui ogni pennellata è tinta di rosso sangue e ogni dettaglio è un mistero che arriva da molto lontano. Perché la pittura è un’arte magnifica, ma può celare segreti pericolosi.
Chiara Montani trascina il lettore per le vie della Firenze rinascimentale e tra le opere di Piero della Francesca, un artista che ha fatto la storia della pittura. Lo immerge nella vita di una giovane donna che vede le sue ambizioni soffocate dalle leggi non scritte del tempo. Lo cattura in un vorticoso susseguirsi di eventi in cui le ragioni dell’arte si intrecciano con quelle della politica e della religione. Un esordio che rimbomba come un tuono.

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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