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Don Lorenzo, le benedizioni in auto e le messe in streaming: “Ma ai fedeli manca l’eucarestia”

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Il sacerdote cremasco, che si muove nella città non capoluogo più colpita dal coronavirus, racconta come riesce a esercitare le sue funzioni tra divieti, contagi e paure

 

Don Lorenzo Roncali, sacerdote cremasco, parroco della parrocchia di San Bernardino di Crema, quartiere rivitalizzato dall’avvento del sacerdote social, Rock, sociale e tra la gente, dice che per affrontare l’impossibilità, causa emergenza sanitaria, di celebrare la Santa Messa, beh bisogna andare oltre, sfruttare la tecnologia e inventarsi qualcosa, proprio come fa lui da settimane tra messe on line, gruppi whatsapp,  e perfino benedizioni volanti in auto,  e dal campanile della sua chiesa.

Anche se, racconta all’Ansa: “Ai fedeli manca l’eucarestia, io un po’ mi sento defraudato per non poterli incontrare dal vivo, ma dobbiamo rispettare le leggi e creare qualcosa di nuovo . Secondo me si sta riscoprendo di più la dimensione di una chiesa più domestica, famigliare, che non è del tutto sbagliata. Certo, non può essere l’unica dimensione”.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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