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Coronavirus, davvero la censura sta per abbattersi sul web? La strana storia del Ministero della Verità

Informazione mainstream vs Informazione libera: chi è senza peccato, scagli la prima pietra

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Rino Casazza: “Sono contrario a qualsiasi censura, perciò se e quando questa dovesse davvero abbattersi su Mazzucco e gli altri alfieri della informazione libera, mi schiererò incondizionatamente a loro favore con spirito volterriano, ovvero a prescindere dal mio grado di consenso verso le loro opinioni”

 

Di Rino Casazza

Da qualche giorno circola su Youtube un nuovo video di Massimo Mazzucco, intitolato Il Ministero della verità.QUI SOPRA

In esso il noto fondatore del blog “Luogo comune”, dopo un’articolata e pungente invettiva contro la “tenaglia” della censura di regime che si preparerebbe a colpire i canali della controinformazione o informazione libera ospitati su Youtube, lancia un grido di allarme per la riduzione degli spazi di libertà e l’asservimento che i detentori del potere, con la complicità dell’informazione mainstream, starebbero per imporci nella “fase 2” dell’ emergenza coronavirus.
Sono contrario a qualsiasi censura, perciò se e quando questa dovesse davvero abbattersi su  Mazzucco e gli altri alfieri della informazione libera, mi schiererò incondizionatamente a loro favore con spirito volterriano, ovvero a prescindere dal mio grado di consenso verso le loro opinioni.
Che è totale su un punto su cui batte particolarmente Mazzucco: l’informazione dominante (sinonimo di mainstream) non è da prendere come oro colato.

Già: troppe volte giornali e televisioni hanno diffuso notizie sbagliate o artefatte, per credere sulla fiducia a tutto quanto ci dicono.

La stretta  liberticida denunciata da Mazzucco starebbe agendo in due direzioni: una sempre più pressante propaganda volta a dipingere l’informazione mainstream come la sola affidabile, e un attacco sempre più aggressivo contro l’informazione libera, accusata pretestuosamente  di propagare pericolose fake news.

Per demolire l’attendibilità dell’informazione dominante, smontandone la pretesa di ergersi a faro della verità, Mazzucco cita alcuni esempi di conclamati scivoloni da parte di quest’ultima.

Quello più famoso riguarda una dichiarazione resa a più riprese in diverse trasmissioni televisive da Beatrice Lorenzin quando era ministro della Sanità. L’esponente politica aveva affermato che in Inghilterra, nel 2014, sarebbero morte  quasi 300 persone per morbillo. Mazzucco denuncia come, benché il dato fosse smentito dalle statistiche ufficiali inglesi, indicanti solo un morto a quel titolo, nessuno dei conduttori delle trasmissioni, né durante né dopo la diretta, abbia mai rettificato l’errore.
La cosa non stupisce. Si sono avuti esempi anche più significativi di distorsione informativa da parte delle televisioni, per esempio nella narrazione della  strage di Erba  – GUARDA IL LIBRO.
Però poi, sempre per rimanere  a questo caso, sono venuti i servizi “riparatori” della trasmissione Le Iene.
Il discorso di Mazzucco è dunque inesatto: non è  vero che l’informazione mainstream sia univoca. Pur con tutti i suoi difetti, essa ha al suo interno una pluralità di voci. Chiunque può verificarlo. Le tv private non dicono le stesse cose della rete pubblica. Quanto ai giornali, il diverso orientamento delle varie testate è sotto gli occhi di tutti. Le voci dell’informazione mainstream sono in concorrenza reciproca, e questo è un antidoto al loro appiattimento.

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Mazzucco passa poi a descrivere alcuni tentativi di delegittimazione, interessata e in malafede, dell’informazione alternativa da parte di quella mainstream.
Mi soffermerò su uno che riguarda lui stesso. 
Mazzucco lamenta che in un articolo comparso sulla rivista on line Open, dedicato a “mappare” gli esponenti della contronformazione fasulla e i loro rapporti, gli sia stato attribuito di aver rivolto agli Usa, nel video È stato un pipistrello,  da me già commentato qui , l’accusa di aver scatenato il  virus covid-19 contro la Cina.

Mazzucco obietta di non aver mai accusato nessuno, ma di aver semplicemente “messo in fila” alcuni fatti che portavano a una certa conclusione.

Avendo analizzato parecchi video di Mazzucco che vanno per la maggiore in materia di “complottismo”, credo di conoscere abbastanza bene il suo metodo espositivo, caratterizzato dalla tendenza a far passare come certe  semplici supposizioni, fondamentali per reggere l’impalcatura della sua tesi.

Nel video È stato un pipistrello egli non “mette in fila” semplicemente, ma suggerisce un nesso di consequenzialità, tra i seguenti fatti:

  • nel 2014 in Africa c’è  stata una epidemia di Ebola (VERO);
  • un quotidiano della Liberia ha riferito l’opinione di uno scienziato secondo cui la variante del virus che ha colpito in quel caso sarebbe stata prodotta in laboratorio (VERO, ma limitatamente al fatto che quell’articolo esiste, non che quanto vi si sostiene sia una certezza scientifica riconosciuta);
  • quella variante artificiale (NON VERO, per quanto sopra) di ebola è stata prodotta negli USA (NON VERO, poiché Mazzucco non indica le prove, che non ci sono);
  • gli USA hanno liberato una variante artificiale di Ebola in Africa (NON VERO, poiché Mazzucco non indica prove, che non ci sono) per poi vendere il vaccino attraverso le proprie multinazionali del farmaco (VERO, ma limitatamente al fatto che un vaccino contro l’ebola sarà disponibile sul mercato a metà del 2020);
  • un gruppo di ricerca dell’università di Delhi ha diffuso uno studio che indica tracce di manipolazione genetica nel virus covid 19 (VERO);
  • questa ricerca è stata ritirata a seguito di pressioni ispirate dai potentati economico finanziari (VERO, ma limitatamente al fatto che i ricercatori hanno ritirato la ricerca dopo che molti altri ricercatori in tutto il mondo ne hanno contestato nel merito la validità);
  • Il covid 19, dunque, è un virus artificiale (NON VERO, per quanto sopra);
  • La diplomazia cinese sta protestando contro gli USA perché avrebbero esportato a Wuhan il covid-19 (VERO, limitatamente al fatto che queste proteste diplomatiche ci sono effettivamente state);
  • Alcuni militari statunitensi partecipanti al mondiali di atletica tenutosi in Cina nello scorso autunno sono stati ricoverati in ospedali di Wuhan con sintomi influenzali sospetti (VERO, limitatamente al fatto che la diplomazia cinese ha riferito la circostanza, senza indicare prove);
  • l’esercito americano ha aperto laboratori top secret specializzati nella creazione di armi batteriologiche (NON VERO, in quanto Mazzucco non indica prove certe, che non ci sono); 
  • gli USA sono competitori commerciali della Cina sui mercati mondiali (VERO);
  • l’Italia ha stretto accordi commerciali con la Cina, come ad esempio quello sulla “nuova via della seta”, criticati dagli USA (VERO);
  • il contagio da covid-19 ha colpito la Cina nella provincia dove è più sviluppata l’industria dell’alta tecnologia (VERO);
  • il contagio da covid-19 ha colpito l’Italia, particolarmente nelle regioni del Nord più industrializzate (VERO).

Questa catena di deduzioni dovrebbe portare  alla conclusione che dietro la pandemia da covid-19 ci sia la mano degli USA.
Ma lo stesso Mazzucco si accorge che tutto questo castello deduttivo sia demolito dal fatto, incontrovertibile, che il contagio si è diffuso in tutto il mondo, anche negli USA,  tra l’altro con particolare violenza proprio nella città simbolo di quella nazione: New York. 
Così, piuttosto disinvoltamente, “recupera” l’ipotesi di un coinvolgimento degli Usa “mettendo in fila” questi altri fatti:

  • Il fondo investimenti statunitense Bridgewater alla fine dello scorso anno ha investito 1,5 miliardi di dollari in borsa, in “opzioni put” con diritto a vendere, destinate a produrre un cospicuo guadagno nel caso di un ribasso generalizzato dei listini borsistici entro il mese di marzo 2020 (VERO);
  • nel mese di febbraio di quest’anno a causa della pandemia da coronavirus le borse mondiali sono crollate (VERO);
  • le grandi istituzioni finanziarie sono disposte a tutto, anche a provocare gravi  danni alla salute della popolazione, pur di ottenere un lucro (NON VERO, in quanto non si fornisce alcuna prova di un cinismo così sordido).

Lascio decidere a chi legge quali conclusioni si possano  trarre da queste premesse per individuare responsabilità nello scatenarsi dell’epidemia da coronavirus di quest’anno.

A mio parere nessuna.

Rino Casazza

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Rino Casazza

Rino Casazza è nato a Sarzana, in provincia di La Spezia, nel 1958. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Pisa, si è trasferito in Lombardia. Attualmente risiede a Bergamo e lavora al Teatro alla Scala Di Milano. Ha pubblicato un numero imprecisabile di racconti e 15 romanzi che svariano in tutti i filoni della narrativa di genere, tra cui diversi apocrifi in cui rivivono come protagonisti, in coppia, alcuni dei grandi detective della letteratura poliziesca. Il più recente è "Sherlock Holmes tra ladri e reverendi", uscito in edicola nella collana “I gialli di Crimen” e in ebook per Algama. In collaborazione con Daniele Cambiaso, ha pubblicato Nora una donna, Eclissi edizioni, 2015, La logica del burattinaio, Edizioni della Goccia, 2016, L’angelo di Caporetto, 2017, uscito in allegato al Giornale nella collana "Romanzi storici", e il libro per ragazzi Lara e il diario nascosto, Fratelli Frilli, 2018. Nel settembre 2021, è uscito "Apparizioni pericolose", edizioni Golem. In collaborazione con Fiorella Borin ha pubblicato tre racconti tra il noir e il giallo: Onore al Dio Sobek, Algama 2020, Il cuore della dark lady, 2020, e lo Smembratore dell'Adda, 2021, entrambi per Delos Digital Ne Il serial killer sbagliato, Algama, 2020 ha riproposto, con una soluzione alternativa a quella storica, il caso del "Mostro di Sarzana, mentre nel fantathriller Al tempo del Mostro, Algama 2020, ha raccontato quello del "Mostro di Firenze". A novembre 2020, è uscito, per Algama, il thriller Quelle notti sadiche.

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