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Ancelotti riparte dall’Everton. Scelta giusta? Che bravi Sartori, Tare e Berta …

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Appena esonerato dal Napoli, contesto poco adatto alle sue caratteristiche, ecco mister Carlo Ancelotti (ma che ci sarà andato a fare nel Golfo partenopeo?), top trainer dal Dna internazionale, in Inghilterra, dimensione probabilmente a lui più congeniale, beh ha subito ritrovato una nuova panchina grazie all’Everton che deve rilanciarsi.

Scelta giusta quella del bravo Carletto? Lo scopriremo vivendo, ma rimettersi subito al lavoro, sì alla lunga potrebbe giovare ad Ancelotti, colui il quale, alla guida del Napule non è riuscito a piazzare l’acuto.

Dato al Carlo internazionalpopolare ciò che è di Carlo, ora è doveroso omaggiare tre straordinari scopritori di talenti, tre dirigenti, tre calciofili bravissimi che stanno facendo le fortune dei loro club attuali. Chi sono?

Allora il primo risponde al cognome di Sartori e a Bergamo, dove tra le altre cose pare non vanti un feeling particolarmente intenso col bravissimo coach Gasperini, sta facendo benissimo nell’affascinante ruolo di responsabile dell’area tecnica.

Il secondo è Tare, colui il quale, con Lotito e soprattutto insieme alla Lazio, da anni è straordinario attore protagonista da Oscar.

Dulcis in fundo appalusi all’Eccellenza Italiana da esportazione Andrea Berta, “Direttore” dell’Atletico Madrid e raffinatissimo scopritore di calciatori talentuosi.

Sartori, Berta o Tare, al Milan che deve reinserirsi nel football che conta, lassù dove le aquile osano, tornerebbero utili, no?

Ah pure Ancelotti non guasterebbe sulla panca milanista. Ma questi sono altri discorsi, forse. Almeno per il momento.

Stefano Mauri

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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