Incredibile fermo per il cantante: accusato di furto aggravato alla Rinascente di Milano di magliette per un valore di 1200 euro. Sui social parte la rivolta dei fan: “Diretto a raccogliere i pomodori, ingrato!” Ma il giudice non convalida l’arresto
Incredibile vicenda a Milano: il cantante Marco Carta è stato arrestato per il furto di sei magliette del valore di 1200 euro, mentre usciva dalla Rinascente di piazza Duomo a Milano. Con lui c’era una donna di 53 anni finita, come Carta, ai domiciliari.
Il vincitore di di Sanremo, Amici e Tale e Quale Show, 34 anni, è stato fermato dalla polizia locale e processato per direttissima: dai prodotti era stato tolto l’antitaccheggio, ma non la placchetta flessibile. L’episodio ricorda la vicenda della diva di Hollywood Winona Ryder.
Sui social i fan (e anche, evidentemente, chi non lo ama) si scatenano, bersagliando la sua pagina Facebook ufficiale.
C’è chi scrive: “Non solo ti sei sputtanato, ma non hai avuto rispetto nemmeno per chi ha lavorato con te e per te… Penso che a questo punto tu ti sia reso conto della cretinata che hai fatto, ma ormai…”
E ancora: “Nessuna seconda possibilità… DIRETTO A RACCOGLIERE I POMODORI… INGRATO!!!!”
Naturalmente non mancano gli sfottò: “TI DOVEVANO ARRESTARE QUANDO TI SEI PRESENTATO COME CANTANTE”.
ARRESTO NON CONVALIDATO
Ma la furia social viene smorzata nel giro di poche ore.
Il giudice non convalida infatti l’arresto. Dice il legale del cantante Simone Giordano: «È stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Il fatto è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona».
Il cantante viene comunque rinviato a giudizio per concorso in furto aggravato. Il processo è previsto a settembre. Ma dichiara ai cronisti: «Non sono stato io a rubare, per fortuna è andato tutto bene, sono felice di poterlo dire. Le magliette non ce le ho io, l’hanno visto tutti. Ora sono un po’ scosso. Chi le ha rubate? Non mi va di dirlo».