
Griezmann quindi, pupillo di Simeone, suo trainer all’Atletico Madrid, con un rigore (assegnato dall’arbitro italiano Rizzoli) tirato splendidamente, per intenderci dunque non alla Zaza o alla Pellè, e, con un’altra rete decisiva, batte per 2 a 0, meritatamente, la favorita Germania e approda in finale: domenica se la vedrà col Portogallo.
Ora, quella tra francesi e portoghesi non è probabilmente la finale (anticipata tuttavia da noi con un articolo ad hoc nei giorni scorsi) che ci si aspettava a … Euro 2016, ma la fortuna dei lusitani, le follie di una parte del tabellone e, soprattutto, l’inconsistenza di nazionali più accreditate, tipo, per fare due esempi Croazia e Belgio, beh hanno favorito alla fine Cristiano Ronaldo (in gran spolvero finalmente) e soci.
I padroni di casa allenati da Deschamps invece hanno fatto un Europeo buonissimo anche se, il tanto atteso e ricercato dal calciomercato Pogba, forse non ha reso quanto doveva e poteva. Ma Griezmann, uomo copertina di questa Francia lanciatissima, può, con un guizzo risolvere qualsiasi partita in qualsiasi momento.
E da lui, i tifosi francesi si aspettano ancora tanto, ovviamente Portogallo permettendo. A proposito, per l’attaccante francese che con una doppietta ha regalato, sui tedeschi, la finalissima ai suoi compagni e connazionali, ora è nel mirino di parecchi club, Bayern Monaco, Chelsea, Manchester City e United compresi, ma per quest’anno, salvo offerte super, non lascerà Madrid. L’asta per l’estate 2017 comunque è già partita.
Stefano Mauri