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Napoli: Maurizio Sarri bravo allenatore ma chi “piange” troppo … non vince

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Allora mister Maurizio Sarri, colui il quale nientepopodimeno che, sua maestà Arrigo Sacchi aveva consigliato all’amico Galliani per risollevare il Milan un anno fa, indubbiamente è un bravo, anzi un bravissimo allenatore affiliato alla pluripremiata scuola dei bravi, artigianali, studiosi e qualificati tecnici italici.

Negli anni scorsi, in quel di Empoli, il trainer campanotoscano sempre con la tuta e la sigaretta in bocca aveva fatto faville e pure quest’anno, alla guida del Napule sta facendo bene, ma … udite, udite, per vincere lo scudetto o comunque per fare qualcosa di meraviglioso in una piazza grandissima, esigente, calda e complicata qual è Napoli, forse essere bravino non basta. Sì perché per lavorare in certe realtà, oltre all’artigiano d’autore sul campo occorre saper dialogare col resto del mondo, coi giornalisti, con gli esteti esigenti del posto,che continuare a lamentarsi sempre e di tutto, un pochino come faceva il buon Mazzarri, beh a certe latitudini alla lunga non giova, tutt’altro. Prendersela quindi una volta con l’arbitro, l’altra col guardalinee, l’altra con gli orari della partita, l’altra col budget degli avversari, l’altra col giardiniere poiché forse l’erba è tagliata male non aiuta a mantenere la guardia.Così può capitare che in una qualunque domenica d’aprile Higuain (per lui in arrivo 4 turni di stop di squalifica che diventeranno 3 con lo sconto?)  e soci, a Udine, inconsciamente “giustificati” dagli eccessivi piagnistei di una guida certamente in gamba, ma lamentosa all’inverosimile, perdano, entrando in partita poco concentrati e disturbati, il match, la testa e il campionato.

Lo scudetto si vince soprattutto con il cuore acceso e il cervello libero da negatività, così talvolta per vincere più che trainer preparatissimi occorrono validi gestori e motivatori di risorse umano. O no?

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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