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Allarme Zika: tutto ciò che c’è da sapere sull’emergenza internazionale

L’Oms lancia l’allarme Zika. Di Zika non si muore, ma particolare attenzione devono prestare le donne incinta: in Brasile sempre più numerose le nascite di bimbi microcefali. Negli Usa scoperto contagio per via sessuale

Brazil Zika Birth Defects

 

Arriva il contagio per via sessuale per il virus Zika, registrato al Dallas County Health and Human Services Department, Texas. Il malato sarebbe stato contagiato dopo un rapporto con una persona infetta in Venezuela, molto colpito dal virus. L’allarme dunque cresce.

CONTAGIO SESSUALE E NEL SANGUE- Dunque il virus non si diffonde più solo attraverso le zanzare, cosa già ipotizzata nel 2013, quando nella Polinesia francesce il virus fu isolato nello sperma di un paziente e quindi considerato potenzialmente trasmissibile. Il virus si può anche trasmettere attraverso trasfusioni di sangue.

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SINTOMI- La malattia è conosciuta da anni, ma non c’è stato mai grande interesse a trovare un vaccino, perché di Zika non si muore. Provoca, nel 20% de casi, febbre, dolori muscolari e articolari,  congiuntivite, stanchezza e arrossamenti della pelle. I sintomi di manifestano dopo 3-12 giorni dalla puntura della zanzara.

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CURA E PREVENZIONE- Se si è rimasti contagiati, il consiglio degli esperti è il riposo a letto e gli antipiretici. Da evitare, nel dubbio di diagnosi, l’aspirina. Per il contagio sessuale, è consigliato l’uso del preservativo. Per il contagio attraverso il sangue, l’Oms consiglia ai donatori di non donare il proprio sangue se negli ultimi 28 giorni si è stati ospiti in uno dei Paesi in cui il virus è presente in forma endemica.

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DIFFUSIONE- Attualmente il virus è diffuso in 28 Paesi, dal Messico al Brasile a Capoverde. L’Oms considera Zika “emergenza di salute pubblica mondiale”. Il rischio è soprattutto per le donne incinta.

BIMBI MICROCEFALI- A destare preoccupazione la nascita in Brasile di diversi bimbi microcefali, in alcuni dei quali è stata fatta una connessione con mamme infettate da Zika durante la gravidanza. A Rio de Janeiro, ad agosto, ci saranno le Olimpiadi. E l’allarme ovviamente cresce. È consigliabile, per le donne in gravidanza, non recarsi in Paesi a rischio.

CHI SI TROVA NEI PAESI A RISCHIO- Zanzariere, aria condizionata, rimuovere contenitori di acqua stagnante, coprirsi anche se fa caldo, uso di repellenti: i sistemi classici per evitare la puntura di zanzare.

IL VACCINO- Una ditta indiana ha annunciato di aver realizzato un vaccino. E alcuni scienziati australiani hanno dichiarato che un programma contro la febbre dengue può essere modificato per prevenire la diffusione di Zika.

Edoardo Montolli per Oggi.it

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Edoardo Montolli

Edoardo Montolli, giornalista, è autore di diversi libri inchiesta molto discussi. Due li ha dedicati alla strage di Erba: Il grande abbaglio e L’enigma di Erba. Ne Il caso Genchi (Aliberti, 2009), tuttora spesso al centro delle cronache, ha raccontato diversi retroscena su casi politici e giudiziari degli ultimi vent'anni. Dal 1991 ha lavorato con decine di testate giornalistiche. Alla fine degli anni ’90 si occupa di realtà borderline per il mensile Maxim, di cui diviene inviato fino a quando Andrea Monti lo chiama come consulente per la cronaca nera a News Settimanale. Dalla fine del 2006 alla primavera 2012 dirige la collana di libri inchiesta Yahoopolis dell’editore Aliberti, portandolo alla ribalta nazionale con diversi titoli che scalano le classifiche, da I misteri dell’agenda rossa, di Francesco Viviano e Alessandra Ziniti a Michael Jackson- troppo per una vita sola di Paolo Giovanazzi, o che vincono prestigiosi premi, come il Rosario Livatino per O mia bella madu’ndrina di Felice Manti e Antonino Monteleone. Ha pubblicato tre thriller, considerati tra i più neri dalla critica; Il Boia (Hobby & Work 2005/ Giallo Mondadori 2008), La ferocia del coniglio (Hobby & Work, 2007) e L’illusionista (Aliberti, 2010). Il suo ultimo libro è I diari di Falcone (Chiarelettere, 2018)

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