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Matacena: «L’ho promesso a mia moglie: se mi confermano la condanna, torno in italia»

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L’ex parlamentare di Forza Italia condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, parla da Dubai. Se davvero è così, non tornerà prima di tre anni. Tutti i retroscena di una storia da Beautiful.

 

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«Ho già fatto del carcere ingiusto e non intendo farne altro finché non si pronunceranno Cassazione e Corte europea. Ma se mi condannano torno. Non perché lo voglio io, ma perché l’ho promesso a mia moglie».

L’ESPOSTO- Così dice Amedeo Matacena, condannato a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e ora libero a Dubai con divieto di espatrio. L’ex deputato di Forza Italia è in attesa che si decida, in Cassazione e poi alla Corte di Strasburgo, su un esposto presentato «per illustrare una serie di fatti strani che hanno portato alla mia condanna». Considerati i lunghissimi tempi di Strasburgo, significa che non si farà vivo prima di tre anni.

L’INTERVISTA- In un’intervista esclusiva al settimanale OGGI, Matacena parla molto della moglie Chiara Rizzo, arrestata a Nizza l’11 maggio 2014 con l’accusa di aver sollecitato l’intervento di Claudio Scajola affinché il marito potesse essere trasferito in Libano.

MAI VIA LA FEDE- Al settimanale, Matacena dice che nonostante il divorzio, «la fede non la toglierò mai… Chiara è la donna che amo e che amerò sempre… Il divorzio lo ha voluto lei. È una cosa che mi fa un male terribile. Ma si è fatta male anche lei. I sentimenti non finiscono per un pezzo di carta. Ma con me lontano da casa il matrimonio non stava in piedi. La speranza è che un giorno ci si possa rifare una vita».

CHIARA RIZZO IN CARCERE- Chiara Rizzo è rinchiusa dal 20 maggio nel carcere di Reggio Calabria. È seguendo lei che i magistrati ritengono di aver scoperto la rete di persone che ha favorito la latitanza di Matacena.

IL TRIANGOLO- Sono nel frattempo emersi altri particolari. Come gli incontri tra Chiara Rizzo e l’ex ministro Claudio Scajola, finito anche lui in prigione. E la gelosia che Scajola avrebbe nutrito per la moglie di Matacena quando aveva saputo dei rapporti tra la donna e l’imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone. Tanto da farla pedinare.

NIENTE DI MALE- Ma sulle voci di amicizie particolari tra sua moglie e Claudio Scajola dice a OGGI: «Credo siano tutte fantasie. Se così non fosse mi dispiace. Per Claudio, sua moglie e i suoi figli. Onestamente faccio fatica a crederci. Da quando ho trasferito la mia famiglia a Montecarlo tra noi si era instaurato un rapporto di vera amicizia. Che sia successo qualcos’altro è impossibile».

LA PORSCHE- E la Porsche regalata a Chiara Rizzo da Francesco Caltagirone? Anche lì un’amicizia particolare? «Ma no, Francesco lo conosco e so anche perché ha fatto quel regalo a mia moglie. È come la buonanima di mio padre. Gente generosa, che gode a far star bene gli amici. Poi è un uomo di 78 anni, mia moglie ne ha 42… E non è come la vedete voi che vi fermate alla bellezza esteriore. Può sembrare una fatalona, ma il suo splendore, Chiara lo porta dentro. È solare, dolce e spontanea come una bambina, con un’aura di umanità che conquista le persone. Ha la bellezza morale, la cultura i sentimenti della siciliana doc… Chiara è ancora innamorata di me e io lo sento, lo vedo. Dopo 18 anni la guardo negli occhi e capisco quello che pensa, quello che non pensa e quello che penserà domani».

Chiara Rizzo, Amedeo Matacena e Miss Italia (la mamma di Amedeo):

LA MAMMA- La madre di Matacena, Raffaella De Carolis, finita in prigione e da poco scarcerata, ha 72 anni e un passato memorabile: nel 1962 divenne infatti Miss Italia. Fece anche un film con Totò e Adriano Celentano, poi sposò l’armatore Amedeo Matacena da cui ebbe il figlio che porta lo stesso nome. Appena uscita di galera ha fatto un appello al figlio perché si costituisse. Appello caduto nel vuoto: «Resto a Dubai, – aveva detto nei giorni scorsi Matacena-  non ho alcuna voglia di tornare in Italia, anche se so che per questo motivo tutta la mia famiglia ce l’ha con me».

IN UN RISTORANTE- A OGGI, Matacena dice che, a Dubai, fa il maître in un ristorante. «Organizzo il servizio, prendo le comande, controllo che tutto funzioni… Sono stato servito tutta la vita. So come si serve». Quanto guadagna? «Poca roba. Riesco a pagarmi l’affitto».

Infine, alla domanda «Se tornasse indietro cosa non rifarebbe?», Matacena risponde: «Non farei politica. O la farei nel Partito democratico. Lì non mi avrebbero toccato… Forza Italia mi ha deluso? Sicuramente sì. Mi sono sentito come uno straccio vecchio che viene buttato via».

Alessandro Di Gregorio

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