
La notizia sta facendo in questi giorni il giro del mondo: nel villaggio di Vilakannur, nel distretto di Kannur del Kerala, in India, nella chiesa dedicata a Gesù Re, il volto di Cristo sarebbe apparso in un’ostia al momento della consacrazione. Questa manifestazione però non è la prima che appare sul territorio indiano, già dodici anni prima era accaduto nella diocesi di Trivandrum.
A Kerala appare il volto di Cristo
Ed eccoci a Vilakannur, è mattina, si sta celebrando la santa messa, d’improvviso, avviene un possibile segno divino: nell’eucarestia appare il Volto di Cristo. A osservare increduli la possibile apparizione, numerose persone che stanno pregando proprio nel momento in cui il sacerdote sta celebrando la consacrazione. Pare proprio che il prete sia il primo a notare una strana macchia sull’ostia e che questa, piano piano con il passare dei minuti, si allarghi sempre di più. Il parroco, forse pensando che sia difettata o che sia venuta a contatto con qualche liquido e si sia rovinata, decide allora di accantonarla e di prenderne una nuova riconsacrandola.
Terminata la santa messa il prete va quindi a recuperare l’ostia che aveva messo da parte momentaneamente poco prima, e con suo enorme stupore vede che è apparso il volto di Volto di Gesù.
La notizia fa subito il giro della cittadina e una piccola folla inizia a pellegrinare per poter venerare l’apparizione. Il parroco decide di racchiuderla in un ostensorio in maniera tale da poterla conservare.
Da quel che si è potuto apprendere, le autorità vengono subito avvisate e si procede con le analisi: gli esiti non sono ancora stati divulgati, ma tutti i presenti dichiarano di aver visto il volto luminoso; il fenomeno sarebbe durato dalle 7 del mattino sino alle 11. Ad una prima osservazione si può tranquillamente dire che il volto sembra molto richiamare quello della Sindone.
Si stima che oltre 10mila persone siano andate finora a venerare la possibile apparizione eucaristica. Il Volto è rimasto impresso nell’ostia per ben nove giorni consecutivi per poi scomparire così come era arrivato. Tale segno sarebbe arrivato dopo la diffusione di alcuni opuscoli che denigravano l’eucarestia.
Dei puntini disegnano un viso
Sempre in India fu segnalato un altro possibile miracolo eucaristico nel maggio del 2001. Anche in questo caso il testimone principale fu il parroco, padre Johnson Karoor, della chiesa di Santa Maria di Chirattakonam. Nell’occasione venne esposto con un ostensorio il santissimo sacramento dell’altare per la venerazione e adorazione dei fedeli in onore a San Giuda Taddeo, di cui avevano proprio iniziato quel giorno una particolare novena. Nel giro di pochi istanti vi furono i primi segni: sull’ostia comparvero alcuni piccoli punti. Questa situazione rimase stabile per qualche giorno, con sempre visibili i tre puntini. Il prete dovette allontanarsi per qualche giorno dalla sua parrocchia, fino a che, il 5 maggio, al suo ritorno, aprendo il tabernacolo dove era custodita l’ostia, notò come quei puntini fossero divenuti un vero e proprio volto. Padre Karoor era incredulo: chiamò il chierichetto il quale gli confermò ciò che aveva visto. I fedeli presenti, che erano giunti in quel giorno anche con una certa curiosità, notarono che qualcosa si stava verificando.
A quel punto il sacerdote non poté far altro che iniziare l’adorazione. E con l’andare del tempo la figura divenne sempre più nitida e marcata.
Terminata la celebrazione, padre Johnson chiamò immediatamente un fotografo per far immortalare, e quindi documentare, quanto stava accadendo. Non si hanno notizie certe eventuali esami fatti sull’eucarestia.
Simona Vamprenti per Miracoli