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Sport in TV, le sirene del web

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La trasmissione televisiva di eventi sportivi è un aspetto che, fin dalla diffusione della televisione, fa parte del bagaglio culturale di ognuno. Non è importante quale evento sportivo sia coinvolto: lo sport è da sempre un intrattenimento senza pari, e la sua copertura televisiva è una risorsa che fa gola a diverse emittenti per le potenzialità che assicura. Di fronte allo sport in TV il tempo si ferma, come ironicamente immortalato anche al cinema: per la partita dell’Italia, ne Il Secondo Tragico Fantozzi, il protagonista si organizza con una combinazione gastronomica entrata nel parlare comune. Basta del resto guardare a semplici dati: in occasione di Benfica – Inter, andata dei quarti di finale della Champions League, i numeri relativi alla trasmissione televisiva lasciano poco spazio all’interpretazione, parlando di quasi il 25% di share e oltre cinque milioni di spettatori.

Uno scenario culturale nel quale, tuttavia, sempre maggior protagonismo sta assumendo la rete: la rivoluzione di Internet, e soprattutto della tecnologia streaming, non lascia certo indenne la trasmissione degli eventi sportivi, anzi; proprio su questi si concentrano alcuni dei più importanti operatori, finendo per insidiare la combinazione composta da sport e televisione. Esaminando i legami tra le trasmissioni sportive e il web, in effetti, le insidie per la televisione paiono tutt’altro che sottovalutabili.

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Si può partire proprio dalla trasmissione delle partite di Champions League, con il seguitissimo calcio che rappresenta un’ottima cartina di tornasole nell’osservare il fenomeno degli sport sul web. L’altro confronto italiano nell’andata dei quarti di finale, quello fra Milan e Napoli, è stato trasmesso in esclusiva da Prime Video: in altre parole, per poter vedere la partita risultava indispensabile avere una connessione. Il servizio streaming di Amazon ha da sempre puntato sullo sport: non solo detiene l’esclusiva, per ogni turno di Champions League, su una partita del mercoledì, ma ha prodotto diversi show sportivi – basti pensare alla serie All or Nothing – e ha coperto anche sport secondari, come per esempio il football americano. Guardando ai diritti sulla Serie A, assegnabili per un periodo fino a cinque anni come da recente novità, emerge che anche questi dipendano dallo streaming, dato che sono appannaggio di DAZN.

Concentrandosi su altri sport, non può sfuggire il percorso di trasformazione del poker. Il poker sportivo ha legato le proprie fortune, da un punto di vista di popolarità, proprio alla copertura televisiva: nonostante i contemporanei successi del poker online, possibili grazie a offerte sempre più complete, fino agli anni 2010 c’è stata un’abbondanza senza precedenti di trasmissioni televisive dedicate al poker sportivo, iniziate negli anni ’70 con la copertura delle World Series. Già dalla prima metà del decennio, tuttavia, i canali televisivi tematici hanno intrapreso una parabola discendente che li ha condotti alla chiusura, nonostante l’assenza di un parallelo calo di popolarità del poker sportivo. Questo infatti continua a essere seguitissimo in rete, sia su piattaforme dedicate sia grazie a creators che trasmettono in streaming i propri incontri online: insomma, una vera e propria migrazione dalla televisione al web.

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Ancora diverso il caso della Formula Uno: i diritti di trasmissione sono passati dalla RAI a SKY nel 2013 e quest’ultima, rinnovandone recentemente l’assegnazione fino al 2027, garantisce una particolare forma di coesistenza tra trasmissione televisiva e web. Come molte altre televisioni infatti anche SKY prevede trasmissioni in streaming, di fatto assicurando la visione dello sport sia tramite TV tradizionale che tramite web. Va inoltre sottolineato come, con la nuova proprietà statunitense, l’intera Formula Uno sia stata orientata verso approcci più moderni: impossibile non pensare alla collaborazione con Netflix nella serie Drive to Survive, uno dei prodotti più seguiti del colosso dello streaming. Se questo, per molti, snatura lo sport, non può del pari negarsi come comporti un suo avvicinamento alla rete e alle sue logiche.

Insomma, lo sport in TV ha i giorni contati? Forse no, e proprio la Formula Uno presenta una sintesi tra le due tecnologie di trasmissione. Come SKY, la maggior parte dei canali televisivi tradizionali garantisce oggi la trasmissione dei propri contenuti anche in streaming, di fatto eliminando la differenza tra sport in televisione e sport sul web. Inoltre, i canali tradizionali continuano a contendersi i diritti per trasmissioni sportive: oltre alla già citata Champions League, basti pensare agli sforzi fatti per garantire la copertura televisiva di Olimpiadi e Mondiali di calcio. Difficile pensare che la trasmissione televisiva degli sport possa essere totalmente soppiantata dal web; allo stesso tempo, è necessario che la prima rimanga al passo con le tecnologie e gli approcci della rete, per esempio avvicinandosi agli eSport. Solo così lo sport in TV può garantirsi la sopravvivenza, portando avanti un binomio che appare in grado di sfidare persino Internet.

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