Raffaella Fanelli

Vivo a Milano, ma sono quasi sempre a Roma o a Taranto. Già a 19 anni ero iscritta all'albo dei giornalisti professionisti. A 21 mi sono laureata in Scienze Politiche e a 26 sono diventata mamma. Collaboro con il settimanale Oggi da dieci anni. Sempre da giornalista precaria ho scritto per Sette (del Corriere), Repubblica, Panorama, Visto, Tu Style, Stop, Gente. Nel 1990 ho vinto la prima edizione del premio Smau, nel 1997 la prestigiosa penna d'oro per la cronaca e nel 2014 il premio "genio della donna" assegnato dall'Ucsi, Unione cattolica stampa italiana. Con Aliberti ho pubblicato Al di là di ogni ragionevole dubbio, il delitto di Via Poma e con EdizioniANordest Intervista a Cosa Nostra. Giro e monto interviste per la televisione svizzera, e oltralpe ho pubblicato l'ultima intervista rilasciata da Licio Gelli. Trentacinque gli assassini che ho inseguito e intervistato. Tre i serial killer. E prima o poi racconterò il dietro le quinte di adrenaliniche interviste, di inseguimenti e scatti fotografici rubati. Intanto ho pubblicato il mio incontro con Felice Maniero. Per il settimanale Oggi ho intervistato Salvatore Riina e Angelo Provenzano, Gaspare Mutolo e Bruno Contrada, Salvatore Borsellino e Giovanni Impastato. Ho scritto di mafia. Ma non solo di quella. Sono entrata in punta di piedi e di penna nella vita di centinaia di persone e in molte di queste vite sono rimasta. Ho lavorato in televisione, prima a Verissimo e a Quarto Grado, poi a Chi l'ha visto, infine a Lineagialla. Un corso di doppiaggio mi ha portata in radio e in Agr, l'agenzia radiotelevisiva di Rcs dove sono rimasta per dieci anni. Di me hanno detto che sono una "pazza costruttiva", che sono "fastidiosa" e pure asociale. Non ho un partito di riferimento, leggo molto e viaggio poco. Non ho una pagina di Wikipedia col mio nome. Continuerò a scrivere a cottimo e a chiamata ma continuerò a scrivere. Perché è l'unica cosa che so fare.
Raffaella Fanelli Delitti, Focus, Italia, società
Guerrino Minto, 72 anni, per l'omicidio del figlio ventunenne, Alessandro Minto, è stato condannato a 15 anni di carcere. Ma dopo pochi mesi di detenzione è stato trasferito in una comunità di Padova e dalla scorso anno ha ottenuto gli arresti domiciliari.
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Angela Amendola, la moglie di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ha il respiro affannoso e la voce che le trema. "L'ultima immagine di mio marito è quella che ho condiviso con mia sorella e mio cognato... e sapere che il suo omicidio è tuttora senza un colpevole rende il mio dolore ancora più insopportabile"
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"Sono cambiato... sono una persona diversa. Non sono più il crudele uomo di mafia di vent'anni fa". Giovanni Brusca verso i domiciliari?
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Giovanni Brusca ha fatto esplodere il giudice Falcone e la sua scorta, ha assassinato 150 persone tra cui un bambino. Eppure 'u verru passa a casa cinque giorni ogni mese. Vi raccontiamo l'indignazione dei familiari delle sue vittime. E Salvini dice: "Aboliamo la Gozzini"
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Il settimanale Oggi torna sulla notizia sulla liberazione di Giovanni Brusca, detto ‘un scannacristiani, oltre 100 delitti sulle spalle, notizia poi smentita: gode solo di 5 giorni al mese, più le feste. Ora siamo più sereni?
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A dire della liberazione di Brusca al settimanale Oggi è l’avvocato di Nicola Di Matteo, il fratello del bambino sciolto nell’acido dal boss. Poi la smentita del Dap: solo permessi premio di cinque giorni al mese, più le feste di Natale. Nicola ammette: “Non perdonerò mai mio padre”. Ecco l’intervista integrale a Nicola e al suo legale.
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