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Il Napoli vuol Ringhiare dopo aver licenziato Ancelotti. E a Torino mister Sarri …

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Tanto tuonò quindi, che … alla fine piovve a Napule, laddove, alla fine, al termine di settimane paradossali, il presidentissimo Aurelio De Laurentiis, ecco ha licenziato mister Carlo Ancelotti, monumento vivente e vincente del football internazionale.

Poteva e doveva essere il tecnico della svolta, a Napoli, il bravissimo Carletto, ma tra errori suoi, colpe altrui e … il fato non proprio positivo, alla fine il coach emiliano, e del resto senza campionissimi è difficile vincere, suo malgrado non è riuscito a incidere. Per ora all’ombra del Vesuvio paga il solo Ancelotti, ma a breve pure il direttore sportivo Giuntoli potrebbe fare le valige.

Intanto al posto del top trainer (poiché tale era, è e resta il Carlo) che ama la Coppa dalle Grandi Orecchie è arrivato il suo pupillo, vale a dire Rino Gattuso, bravissimo professionista a torto sottovalutato.

E … con Gattuso, il suo staff e il nuovo teorema tattico del 4-3-3, sì il sodalizio azzurro può tornare a ringhiare. Ma Insigne e soci si diano una bella scossa, uno scossone necessario per far vedere che nel capoluogo partenopeo il giocattolo calcistico non si è rotto.

Nel frattempo, infine, a Torino, l’ex Napoli Maurizio Sarri, con una Juventus non proprio disegnata sulle sue corde tattiche (vero Direttore Paratici e Nedved?), ce la sta mettendo tutta per trovare la quadra. Ah com’è strano il destino però. Juve e Napule dovevano giocarsi lo scudetto, ma ora pare debbano stare attenti a Inter, Lazio e Roma.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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