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Caos Milan: Boban silura Giampaolo e piglia Pioli, Maldini bisticcia col tifoso

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Quindi alla fine la spuntò Boban, vale a dire colui il quale Mister Giampaolo non l’ha scelto, non lo ha mai voluto, non l’ha mai difeso e, soprattutto, colui il quale, l’ex malinconico (è bravo, ma forse è troppo dogmatico) trainer milanista, ecco l’ha licenziato lunedì scorso 7 settembre.

Al posto del buon Giampaolo tuttavia non è arrivato l’acclamato Luciano Spalletti, ma il minimalista (non è malaccio e potrebbe far bene), ex Inter tra l’altro, Stefano Pioli (rilancerà il 4-3-3 a Milanello?)

Una curiosità? Il Luciano che non è arrivato oggi sulla sponda rossonera dei Navigli meneghini, anni fa, allorquando allenava la Roma, mandò un suo collaboratore dell’epoca (Andreazzoli che oggi traballa sulla panchina del Genoa) a seguire, da vicino, gli allenamenti che l’allora promettente Pioli faceva alla guida del Parma. Chissà, dato che vive a Milano, Spalletti potrà seguirlo ora da vicino, il Pioli milanista, già mal sopportato dalla tifoseria.

Intanto Paolo Maldini, dirigente tecnico e Bandiera Milanista, come ha riportato il giornalista informato Criscitiello sul sito Tuttomercatoweb, sabato scorso avrebbe litigato di brutto con un tifoso deluso in tribuna per Milan Genoa.

Sono giorni decisamente difficili, tra proprietà assente (il Fondo Elliot che venderebbe volentieri, ma non riesce a bloccare l’affare), dirigenza nervosa, scontenta e divisa (nonostante le apparenze) per il Diavolo, no?

Stefano Mauri    

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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