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Parla Federica Sciarelli: “Invitare in trasmissione Pamela Prati è stata una provocazione”

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Dopo le polemiche sull’ospitata di Pamela Prati a Chi l’ha visto? parla Federica Sciarelli: “Lo rifarei”. La conduttrice dello storico programma racconta le proprie ragioni in una lunga intervista: “L’ obiettivo era di far emergere un dramma che trattiamo da tre anni, quello delle truffe romantiche o truffe affettive”

 

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Polemiche a non finire su Chi l’ha visto?, “reo” di aver ospitato Pamela Prati in trasmissione dopo l’incredibile vicenda dell’aspirante marito fantasma Mark Caltagirone. E Federica Sciarelli decide così di rispondere alle critiche con una lunga intervista.

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LE TRUFFE ROMANTICHE – Ne parla con Il Fatto Quotidiano, cui spiega i motivi della sua scelta: “L’obiettivo era di far emergere un dramma che trattiamo da tre anni, quello delle truffe romantiche o truffe affettive, che purtroppo non hanno ancora ottenuto l’attenzione necessaria come per altri casi trattati da Chi l’ha visto?; è una piaga sottovalutata”. Un atto, dice, che rifarebbe.

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PROVOCAZIONE – Ma, precisa, l’invito a Pamela costituiva una provocazione. La soubrette non ha parlato ed è sembrata dimagrita. Dice Federica: “È scattata la censura preventiva, hanno giudicato prima della messa in onda”. E a domanda precisa risponde di non aver pagato per la sua presenza in studio: “Non do soldi ai testimoni, è una questione deontologica, altrimenti potrei venir accusata di plagiarli. E la Prati non mi ha mai chiesto nulla. Mai”.

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L’ODIO SOCIAL – Il pregiudizio ha scatenato comunque rabbia impensabile: “Il giorno della puntata è stato lo stesso della condanna all’ergastolo per Oseghale, reo di aver ucciso e trucidato Pamela Mastropietro. E sul nostro sito la maggior parte dei commenti erano sulla Prati, non su Oseghale, con frasi terribili e un odio sociale impressionante”.

LE DONNE INVISIBILI – Di vicende di false identità, di persone che fanno innamorare così altre per spillare soldi, ricorda, la trasmissione si occupa da tre anni: “Rubano profili in Rete, creano storie, adescano sui social e da lì inizia un percorso che va a incidere sul desiderio di innamorarsi, ottenere attenzioni, sognare. Poi alla fine scatta la vergogna per esserci cascati. Attenzione: non capita solo ai brutti, agli anziani o alle persone prive di cultura; accade a chiunque. Le basi sono in Nigeria, Costa d’Avorio e Ghana. A Chi l’ha visto? arrivano in continuazione segnalazioni e denunce, recentemente una donna si è lasciata morire per il dolore e la vergogna”.

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