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Milan che errori con Mauro Bianchessi e Plizzari. E Gattuso meritava di più

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Mauro Bianchessi, attuale responsabile del settore giovanile della Lazio, ecco al Milan, come capo degli osservatori aveva lavorato bene, anzi, benissimo.

Giovani promettenti, solo per fare due nomi, quali Donnarumma e Cutrone, tra i tanti giovani scovati e lanciati ecco li aveva scovati lui.

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La precedente, misteriosa gestione cinese, con Fassone e Mirabelli al timone però, il buon Bianchessi l’ha lasciato libero. E il calciofilo col fiuto ora lavora a Roma, sulle sponde laziali del Tevere.

Alessandro Plizzari invece, portiere promettente, quest’anno tra panchina e tribuna ha praticamente gettato una stagione. Colpa dell’ingombrante (Alessandro Costacurta Dixit) gestione Maldini – Leonardo, coloro i quali, oltre ad aver costretto il giovanissimo Plizzari da Crema all’inattività, ecco hanno lasciato troppo solo al suo destino Mister Rino Gattuso, trainer e soprattutto Bandiera del Milan. Ah per la cronaca Plizzari ha rinnovato il contratto: gatta ci cova? Verrà ceduto lui? Partirà uno tra Donnarumma e Reina? Vedremo.

Ok Gattuso non è ancora un top trainer e utilizza un profilo troppo, troppo basso.

Ma la società milanista l’ha scaricato subito, nell’agosto scorso al suo destino lasciandolo appunto solo nelle vittorie; scaricandolo nelle sconfitte. E così non si fa… Gattuso meritava maggiori attenzioni: ha sbagliato, ma ci ha messo cuore, faccia e fiato. Chapeau a lui, questo Milan, indipendentemente da lui, sì ha cappellato parecchio negli ultimi anni e ora è tutto da rifare, no?

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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