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Inter: mister Spalletti e Icardi alla porta. Sarà rivoluzione con Marotta al timone

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Allora a questo giro, con la fascia da capitano nel frattempo passata da Icardi (Wanda Nara che farà?) al portierone Handanovic, con metà spogliatoio che ha gradito il colpo di scena, sulla carta avrebbe vinto mister Luciano Spalletti.

Ma il destino del tecnico è comunque segnato: a giugno farà le valigie. E qualora la situazione precipitasse, il trainer Spalletti se ne andrà anzitempo per far posto al traghettatore Cambiasso, colui il quale, udite, udite… tra quattro mesi dovrebbe poi diventare il vice pesante di Antonio Conte.

Sì, salvo colpi di scena Beppe Marotta, il condottiero tattico che guiderà l’ennesima rivoluzione nerazzurra, proprio a Conte (ma il sogno del Direttore rimane Max Allegri, a quanto pare blindato dalla Juventus) affiderà l’operazione rinascita.

E Icardi stavolta, dinanzi a un’offerta mostruosamente proibita (United, Real Madrid o Barcellona?) se ne andrà anche lui.

Scambio in vista Dybala – Icardi? Mah, per carità tutto può succedere, ma tale disegno al momento è solo una suggestione. Scenario che tuttavia non va archiviato, anche se la Juve preferirebbe Skriniar, nelle’eventualità di una qualsiasi trattaiva – scambio col suo ex amministratore delegato Marotta.

Attenzione perché per quanto riguarda l’Internazionale di Suning dovremmo essere alla vigilia di una vera e propria restaurazione in grande stile. Manco il direttore sportivo Ausilio è sicuro di restare e se partisse dal Sassuolo potrebbe arrivare Rossi.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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