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Fuori pista e dai box con la Ferrari, Arrivabene cerca la via verso la Juventus?

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Maurizio Arrivabene, bresciano rock e del Fare, soprattutto è straordinario uomo di mondo.

Ebbene, causa diciamo il mancato arrivo di risultati prestigiosi: in Ferrari (ma anche alla Juve) è una sconfitta arrivare per troppo tempo secondi, il buon Arrivabene (juventino e ferrarista sincero) da qualche ora non è più il Team Principal della Rossa di Maranello da pista di Formula Uno.

Rimane comunque nel Cda bianconero della Vecchia Signora l’ex capo del presidentissimo juventino Andrea Agnelli (ai comuni tempi alla Philip Morris allorquando si occupavano di marketing e comunicazione in giro per il globo terrestre) e… chissà, magari prima o poi, proprio sulla poltrona di amministratore delegato della Juventus, Maurizio Arrivabene, per occuparsi esclusivamente di strategie e crescite commerciali, potrebbe anche arrivarci. No?

Il mancato rinnovo contrattuale, insomma, l’allontanamento di Beppe Marotta (approdato con fretta sospetta all’Inter) dal quartier generale della Signora Scudetti d’Italia e, la promozione di Fabio Paratici alla guida del settore tecnico bianconero, ecco di fatto ha provocato una netta divisione tra il compartimento sportivo e quello finanziario del sodalizio più blasonato d’Italia. Ma i due settori, fisiologicamente e necessariamente resteranno tra loro collegati e comunicanti. E l’eventuale avvento di Arrivabene quale alter ego di Paratici, alla causa certamente male non farebbe. No?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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