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Champions League: Juve benissimo, Inter bene, Napoli così e così, Roma male

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Allora la Champions League, senza ombra di dubbio la kermesse calcistica più seguita, ambita, prestigiosa, ricca e remunerativa dell’Europa nel Pallone è finalmente iniziata.

Come si sono comportate, al loro debutto nel primo turno, le squadre italiche in questa edizione 2018 – 2019 della Coppa delle Grandi Orecchie?

La Juventus, più forte delle sviste arbitrali (Cristiano Ronaldo, pur troppo nervoso e sempre alla ricerca del colpo ad effetto non meritava l’espulsione, ndr), senza soffrire troppo ha espugnato alla grande l’ostico campo del Valencia. E si merita un 7,5. Sugli scudi Pjanic (se lui gira, gira la Vecchia Signora), tutti i difensori. compreso il portiere, Bernardeschi (è lui il vero acquisto a oggi?) e il generosissimo Matuidi. Dybala? Non pervenuto e sempre malinconicamente in panchina. La Juve? Al debutto ha fatto vedere cosette semplici, ma pesanti, pensanti e da top club.

L’Inter è vero ha vinto a San Siro (tutto esaurito nello stadio che piace a Vasco Rossi) col non irresistibile Tottenham, ma gli “Spalletti Boys” ancora devono ingranare e si meritano un 6,5.

Così e così il Napoli di Ancelotti (è vero, Aurelio De Laurentiis non ha fatto mercato, ma il Carletto deve inventarsi qualcosina) che ha pareggiato a Belgrado, mentre la Roma, ahinoi, sembra una lontana parente dallo squadrone sbarazzino visto a tratti l’anno scorso. E la sconfitta in casa col Real Madrid, per i giallorossi rappresenta pochissima cosa.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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