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Parla il comandante della Diciotti: “Situazione sanitaria a bordo soddisfacente, nessuna epidemia in corso. Non ci sono bambini”

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Intervista de La Verità a Massimo Kothmeir, comandante della Diciotti, che racconta tutt’altro rispetto a quanto diffuso dai media. E ora come la mettiamo con le fake news?

 

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L’intervista de La Verità al comandante della nave Diciotti Massimo Kothmeir ha del clamoroso, perché smentisce in toto quanto riportato in questi giorni dai media, vicende che hanno provocato l’indignazione di diversi esponenti politici, presunti intellettuali e, va da sè, governi stranieri piuttosto interessati a che l’Italia prosegua nel tenere i porti aperti. E nel tenersi tutti gli immigrati.

È lo stesso comandante a puntualizzare che «molte delle informazioni che sono circolate sui media circa l’ attività posta in essere da nave Diciotti, da nave Diciotti (ripete e scandisce bene questo punto, ndr), sono assolutamente sbagliate». Quali?

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Situazione sanitaria

«Le condizioni sono più che soddisfacenti, tant’ è che ci è stata concessa la cosiddetta libera pratica sanitaria. Lo si è notato nel momento in cui abbiamo ammainato la bandiera gialla, che non sta a significare che c’ è un’ epidemia in corso, come ho sentito dire, purtroppo, ma semplicemente che prima di poter interagire con la terraferma la sanità marittima deve effettuare i suoi controlli, che come ho detto sono stati positivi e soddisfacenti»

Minori a bordo

«Fortunatamente non c’erano bambini, come invece ho visto scritto sulle testate. I bambini che c’ erano sono stati evacuati un quarto d’ ora dopo averli imbarcati su questa nave nelle acque di Lampedusa e portati a terra. Peraltro in quel caso erano tutti e tre minori accompagnati dai genitori. I minori che abbiamo invece sbarcato mercoledì in tarda serata, 25 ragazzi e due ragazze, sono stati immediatamente presi in carico dall’ organizzazione di assistenza a terra. Da un punto di vista della tutela sanitaria è vero che in tutti questi tipi di interventi si registrano casi di scabbia, ma a bordo i medici del Cisom somministrano specifici farmaci e pomate. La situazione è monitorata, quindi, e non desta al momento alcun tipo di preoccupazione».

Scheletrini? No, quattro pasti al giorno

E a proposito degli “scheletrini” visti a bordo da un’operatrice di Terre des Hommes, il comandante spiega a La Verità: «Intanto la maggior parte della popolazione ospite è di origine eritrea, quindi si tratta di persone che sono più snelle rispetto ad altre etnie. Alcuni di questi hanno sicuramente sofferto al momento del viaggio, ma dal momento in cui sono saliti a bordo abbiamo erogato un protocollo nutrizionale approvato che prevede la somministrazione di tre o quattro pasti al giorno».

Sequestro? Macché

E alla domanda se gli immigrati si sentano sequestrati, il comandante risponde così:

«Le rispondo con estrema franchezza: abbiamo spiegato loro che la loro vicenda è legata anche a una situazione politica di tipo internazionale che avrebbe comportato anche una più lunga permanenza a bordo. A me hanno restituito una sensazione di totale comprensione. E fino ad oggi si sono comportati splendidamente»

E ora come la mettiamo con le fake news?

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