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Vecchia Juve ma per osare e per sostituire Max Allegri perchè non Gasperini?

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Mister Gasperini, eccezion fatta per la breve esperienza milanese all’Inter (ma questa storia meriterebbe approfondimenti ad hoc e ben altre analisi) ecco calcisticamente parlando ha sempre fatto bene. Anzi, benissimo. E a Bergamo, sulla panchina della Dea Nerazzurra Atalanta (non è una squadra quella orobica, ma una fede, un popolo), il “Gasp” sta facendo meraviglie.

Napoli, Bologna e Lazio lo seguono con attenzione, ma la permanenza nella Bergamasca è quasi scontata.

Già mai dire mai però poiché a Torino, sulle sponde bianconere del Po (posti che Gasperini ben conosce perché piemontese e per aver lavorato in passato nel settore giovanile della Juve) Max Allegri, dopo aver rivinto stavolta, sì sembrerebbe deciso a dire addio alla Juventus che, mai amato (a torto) del tutto dalla piazza, allena con successo dal 2014.

E … ecco così per vedere l’effetto che fa, per cambiare pagina, per svoltare tatticamente, per tentare la scalata all’Europa (ah … che ossessione è la Champions League), per dedicarsi al bel giuoco, mah uno come il buon vecchio Gasperini, alla corte di Agnelli, Marotta, Nedved e Paratici potrebbe rivelarsi, magari supportato da un vice del calibro di Carrera (ma accetterà lo juventinissimo Massimo, dopo i fasti russi, un ruolo secondario), il classico uomo giusto al posto giusto. No?

Aziendalista, maestro di calcio, tatticista dogmatico, intelligente, colto, presuntuoso al punto giusto con quel bel caratterino che si ritrova, Gasperini merita una grandissima chance. Che ne pensa la Juve?

Stefano Mauri

 

 

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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