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Caos Figc – Italia: non una sciagura, ma una Sventura. E Tavecchio se ne va

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La sconfitta ai playoff con la Svezia e, la conseguente mancata, storica qualificazione al Mondiale in Russia dell’Italia ecco, se non è una sciagura, sicuramente è una SVentura, ogni riferimento all’ex commissario tecnico beh … non è puramente casuale, un pesante Ko che, tra i vari annessi e connessi ha provocato le dimissioni, con colorita conferenza stampa finale, del presidente federale Tavecchio.

La colpa maggiore del fu presidentissimo Tavecchio?

Non aver annusato l’aria strana che tirava, licenziando subito (e a quei tempi sarebbe stato a e per tempo) Ventura … dopo la sconfitta della nazionale con la Spagna sul finire dell’estate scorsa.

Avesse allontanato il disarcionato dal gruppo, e proprio nella serata del ko iberico, il selezionatore (mai stato tale però) a quei tempi, ecco oggi probabilissimamente, Buffon e soci sarebbero della partitissima ai mondiali di Russia nell’anno che verrà.

Chi prenderà il volante per guidare, fuori dal guado, la Federcalcio? Scopriremo vivendo chi sarà il commissario, aspettando le elezioni prossime venture (ma senza Ventura), al quale il massimo leader del Coni Malagò affiderà il commissariamento del Granducato Pallonaro italico.

Stefano Mauri 

 

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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